Silvio Martinello, padovano, professionista dal 1986, un campione su strada, un fenomeno in pista. Il primo successo importante nel 1985 quando ai mondiali su pista di Bassano del Grappa vince l’inseguimento a squadre dilettanti, primo oro di una carriera che riserverà al campione di Tencarola tante grandi gioie.
Nel 1991 Silvio vince la tappa di Castelfranco Veneto del Giro d’Italia.
Nella capitale colombiana Silvio vince oro nell’americana con Marco Villa e oro nella corsa a punti e soprattutto si porta a casa la convinzione che il 1996, anno olimpico, potrà essere un anno magico. E così sarà…e oggi vogliamo raccontare il 1996 di Silvio Martinello.
Ma lo stesso per Silvio quell’anno sarà un’unione magica tra la capitale greca e la capitale della Coca Cola: la classicità e là modernità si uniscono in quei tre mesi che segnano per sempre la carriera di Silvio Martinello.
È il sogno di Vincenzo Torriani far partire il giro dalla Grecia, un sogno che si avvera con Carmine Castellano e diventa realtà nell’anno che per Atene doveva essere olimpico. La prima tappa del Giro si corre il 18 Maggio: partenza da Atene, arrivo ad Atene all’ombra del Partenone. È Cipollini il favorito, quel super Mario spesso aiutato da Martinello nelle sue volate imponenti e vincenti. Ma in quella giornata ateniese Cipollini non è in forma.
Silvio tiene la Rosa fino alla quinta tappa, perdendola per un giorno, quella maglia simbolo di una lunga storia italiana. E da Atene in rosa facciamo un salto di novanta giorni e andiamo ad Atlanta, giochi Olimpici.
Silvio ha preparato quella gara in modo maniacale, vuole quell’oro nella corsa a punti su pista più di ogni altra cosa. Ha studiato ogni dettaglio, ogni minuto di quei 40 km in pista a Stone Mountain.
Quel 28 luglio può piovere e Silvio deve partire forte per evitare ogni rischio, anche quello di una conclusione anticipata della gara. È una gara su venti sprint in una pista un po’ bagnata dalla pioggia del giorno prima. Il grande avversario è lo svizzero Bruno Risi che però perde subito il giro e rimane tagliato fuori dalla corsa per le medaglie. E dopo sei sprint Martinello è già al comando.
È il sogno che diventa realtà per un atleta serio e pacato ma che in pista diventa un dominatore assoluto. È un sogno che arriva dopo anni intensi di allenamento e sacrifici con un pensiero fisso, quel pensiero che significa gloria olimpica. E alla fine Silvio lo può dire
“l’emozione di un trionfo a cinque cerchi è unica”
Silvio Martinello
Vincerà il mondiale anche nel 1997 a Perth nella corsa a punti e chiuderà la carriera con un bronzo olimpico nell’americana a Sydney in coppia con Marco Villa. Nella sua carriera vincerà moltissime sei giorni con Villa e con l’indimenticato Kappes.
Ma quei tre mesi del 1996, con quel volo da Atene ad Atlanta, sono molto di più: sono quel sogno in rosa che si trasforma in sogno a cinque cerchi scrivendo per sempre la pagina più bella della carriera di Silvio Martinello e una delle più belle del ciclismo italiano. La maglia rosa e l’oro olimpico.
Foto copertina: profilo Twitter Silvio Martinello