Chiedete agli appassionati di sport (e non solo) dov’erano quel tragico pomeriggio del 01 Maggio 1994. Probabilmente vi sapranno rispondere perché quel pomeriggio, in una delle giornate più choccanti per lo sport, presso la curva del Tamburello durante il Gran Premio di San Marino a Imola è morto Ayrton Senna.
È stato quello il weekend più tragico che la storia della Formula 1 ricordi: l’incidente di Barrichello il venerdì, la morte del giovane Roland Ratzenberger il sabato e infine la morte del mito Senna quella domenica, una morte che ha reso il campionissimo brasiliano leggenda infinita e senza tempo.
Non vogliamo raccontare la sua carriera, ci sono migliaia di pagine molto più autorevoli della nostra dove troverete ogni informazione, ma ricordiamo qualche numero per suggellare la sua grandezza: 3 mondiali, 41 vittorie e 65 pole position.
E allora per ricordare il campione brasiliano abbiamo scelto cinque momenti che raccontano il pilota fenomeno Senna ma anche la sua infinita sensibilità e il suo infinito amore per il proprio paese.
La prima immagine è Montecarlo 1984: lì nasce il fenomeno Senna, nasce colui che più di tutti lascerà un impatto devastante su questo sport. Nel principato c’è il diluvio, acqua, acqua e acqua. È un gran premio ricco di colpi di scena con Prost davanti ma dietro
In pochi giri tra un sorpasso e l’altro passa da tredicesimo a secondo: solo la bandiera rossa sventolata da Jackie Ickx blocca la sua rincorsa. Nessuno dei due lo sapeva ma quel giorno nacque la grande rivalità tra Prost e Senna. E quel giorno nacque quella frase che racconta più di altre Senna:
Non esiste curva in cui non si possa superare
Ayrton Senna
E la seconda immagine che ricordiamo è proprio l’emblema di quella rivalitá: Suzuka 1989. Senna deve vincere per sperare nel mondiale e attacca Prost. Ma Prost lo chiude ed entrambi finiscono fuori pista. Senna riparte ma in un convulso fine gara viene squalificato.
Successe praticamente l’opposto con Senna che ostacola Prost. Senna campione. Forse gli anni più belli e più appassionati della Formula 1: Senna, Prost, Mansell, Berger, Piquet, Patrese, Nannini nomi che hanno segnato un’epoca d’oro di questo sport e che hanno reso ancora più leggendario Ayrton Senna da San Paolo.
La terza immagine è datata 1991, Gran Premio di Interlagos, Brasile, la sua terra. In Brasile Senna non ha mai vinto e quel giorno vuole la vittoria più di ogni altra cosa. È primo Senna ma iniziano i problemi con il cambio e sembra che si vada verso un’altro stregato Gran premio di casa.
Ma non lo è per lui che con uno sforzo incredibile tiene la testa della gara. Il dolore alle braccia e alle spalle è così forte che Senna fatica a muoversi, fatica a prendere in mano la bandiera, fatica ad alzare la coppa della vittoria, ma quando ci riesce, con lo sguardo sofferente, la sua gente può scatenare la Torcida.
Con la quarta immagine andiamo a Donington, nel 1993, in Inghilterra, dove piove sempre. E anche quel giorno piove. Senna parte quarto, dopo la partenza finisce quinto.
Senna passa al comando e tra la pioggia inglese dominerà il Gran Premio d’Europa
Infine il Brasile, la sua terra, quel paese che si ferma per salutarlo un’ultima volta. Il percorso dall’aeroporto al cimitero di Morumbi è una delle foto che forse più rappresentano il Brasile: milioni e milioni di persone che acclamavano il loro eroe, colui che ogni due settimane per due ore li faceva sognare un mondo migliore, un mondo dove si possono raggiungere i propri sogni. E in un paese come il Brasile con tanti drammi sociali e umani, quelle due ore davanti alla Tv erano un momento di festa collettiva e di passione, unite dall’amore per un atleta immortale…
Immagine di copertina: https://www.formulapassion.it/worldnews/cult/ayrton-senna-silva-imola-285883.html