Sydney 2000, prima Olimpiade del nuovo millennio: un’Olimpiade considerata tra le migliori e tra le più vissute dal pubblico. E in Australia, in quella terra così lontana e così sinonimo di lunghi viaggi in cerca di nuova vita, splende il talento di un campionissimo del nuoto: il suo nome è Domenico Fioravanti.
E’ un’Olimpiade che si apre con uno spettacolare gioco di fuoco e acqua, l’acqua che rappresenta tanto l’Australia e il fuoco simbolo del braciere Olimpico. Quando Cathy Freeman accende quel fuoco mentre l’acqua rende eterna l’immagine, l’emozione è tanta e forse ci rendiamo conto che per gli sport d’acqua sarà un’edizione splendida dei Giochi Olimpici
L’Italia fino allora non ha vinto alcuna medaglia d’oro nella storia dei giochi e in quel settembre Olimpico è il novarese Fioravanti a far risuonare l’inno di Mameli, e per ben due volte.
La prima finale è quella dei 100 rana: gli avversari sono il russo Sloudnov e l’americano Moses. I primi 50 metri vedono uno scatenato Moses passare in testa, ma la rimonta di Domenico nella seconda vasca è entusiasmante. Ai 75 metri Moses è superato e al traguardo l’oro è, per la prima volta nella storia olimpica del nuoto, italiano. Il tempo è 1’00”46, record olimpico e a soli 10 centesimi dal record mondiale.

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Passano due giorni ed è tempo dei 200 rana: nessuno ha mai fatto doppietta ai giochi.
La gara è un monologo di Fioravanti che già ai 100metri è davanti e chiude con il tempo di 2’10”87 frantumando il precedente record italiano. In quella gara terzo arriva Davide Rummolo a completare il trionfo azzurro.

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Una doppietta d’oro, una doppietta storica e unica.
Tra gli artefici di questo trionfo olimpico c’è Alberto Castagnetti, allenatore di Domenico Fioravanti, capace di tirar fuori dal nuotatore novarese tutto quel talento che un po’ per la pigrizia è un po’ per la guasconeria poteva rimanere nascosto.

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Ma Castagnetti sa che di fronte a lui c‘è forse il più forte talento mai espresso dal nuoto italiano e così allenamento dopo allenamento Fioravanti diventa fenomeno.
La sua è una rana splendida, bella da vedere, forte e vincente. E in un settembre australiano in una delle patrie del nuoto, Domenico Fioravanti compie un capolavoro indimenticabile per tutti gli appassionati di sport italiani.
Purtroppo la carriera di Fioravanti si concluse presto nel 2003, interrotta da una patologia cardiaca che purtroppo tolse al nuoto un campionissimo che chissà quante altre pagine avrebbe potuto scrivere.
Nel 2011 Fioravanti entra nella Hall of Fame del nuoto olimpico.
Per noi appassionati rimarrà per sempre nella storia olimpica quella magica doppietta di Sydney 2000, una emozionante pagina di sport del nuoto italiano
Foto di copertina: https://www.quotidiano.net/sport/fioravanti-olimpiadi-sydney-1.1308882