Settembre 1987, Roma è la capitale mondiale dell’atletica, lo stadio Olimpico il teatro delle imprese mondiali della regina degli sport.
L’Italia in quegli anni è una delle potenze del mezzofondo: ci sono Alberto Cova, Stefano Mei e Salvatore Antibo autori di una storica tripletta agli europei di Stoccarda dell’anno precedente e poi c’è Francesco Panetta, calabrese di Siderno che agli europei tedeschi ha perso per un soffio l’oro nei 3000 siepi.
ma Francesco voleva correre e fin da piccolo forse sognava quell’impresa datata 05 settembre 1987.
Panetta ha già vinto l’argento nei 10 mila metri, ma la sua gara sono le siepi. È sabato, l’Olimpico ribolle di un entusiasmo contagioso, davanti alla Tv quasi cinque milioni di italiani attendono la finale. Ci sono i keniani dagli altipiani Peter Koech, Joshua Kipkemboi e Patrick Sang, ma anche gli Europei Melzer, Van Dijck, Ilg e Hackney; e poi c’e l’Italia con Panetta, Lambruschini e Boffi.
E gli italiani partono subito davanti con Lambruschini e Boffi che fanno l’andatura fino al primo chilometro. E qui inizia il capolavoro di Panetta che prende la testa tra il delirio dell‘Olimpico e le bandiere tricolori. Resiste solo Kipkemboi che però urta una barriera ed è costretto al ritiro. Panetta capisce che è arrivato il suo momento di gloria, la sua pagina sta per essere scritta.
La campana dell’ultimo giro non si sente perché il frastuono dell’Olimpico è impressionante. Panetta supera la riviera, si presenta davanti all’ultima siepe, l’ultimo ostacolo prima del trionfo,
Il pubblico impazzisce, Roma è ai piedi di Panetta. Mancano ancora cinquanta metri, ma l’oro è suo, la gloria di Roma è sua.
Chiude con 8’08”57, ma in queste competizioni il tempo non conta, conta la gloria e conta la pagina di sport scritta in uno splendido pomeriggio romano.
Pochi giorni dopo esce il film “Un ragazzo di Calabria” di Comencini: racconta la storia di un ragazzino calabrese che si allena di nascosto dal padre perche vuole diventare atleta e che si emozionerà davanti alle gesta di Abebe Bikila.
Non era Panetta il protagonista di quello splendido film,