A Pyeongchang è il giorno della finale olimpica dello snowboard cross e gli occhi del mondo sono puntati su una bella ragazza di 22 anni, bergamasca di Alzano Lombardo: il suo nome è Michela Moioli
È una rincorsa all’oro che inizia quattro anni prima nelle nevi olimpiche di Sochi: la Moioli è in lotta per il bronzo, ma cade e non solo dice addio alle medaglie, ma si ritrova in ospedale con un crociato rotto. La bellezza e il dramma dello sport vivono in questa pagina sportiva:
E qui, sotto la fiamma coreana, Michy non sbaglia nulla. Vince in scioltezza tutte le batterie per arrivare alla finale e poi nella gara per l’oro compie il suo capolavoro:
E poi si scioglie in lacrime perché ha raggiunto il punto più alto della sua vita olimpica.
E forse pensa alla mamma che a soli sette anni l’ha convinta a passare alla tavola, pensa all’ukulele regalatole dal preparatore Artina che la aiuta ad allentare lo stress, e forse pensa a Sochi e a tutti quei sacrifici fatti per arrivare lì, sul trono di Olimpia.
E anche lei, come la sua grande amica Sofia Goggia, si inginocchia e bacia la neve, quella neve che Michela ama.
Michela a Pyeongchang ha coronato il suo sogno, il sogno di ogni sportivo, Michela a Pyeongchang è diventata campionessa olimpica scrivendo una pagina bellissima dello sport italiano.
E nel caso fosse stato solo un sogno ha chiesto di non essere svegliata. Invece il mattino successivo, Michela si è svegliata e la medaglia d’oro era lì con lei perché Michela Moioli era la campionessa olimpica.
Foto di copertina: https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-16/snowboard-d-oro-pyeongchang-lampo-michela-moioli–095220.shtml?uuid=AE23TH1D