È stato amore a prima vista
Lisa Vittozzi
risponde così Lisa quando le viene chiesto come mai abbia scelto proprio il biathlon tra tutti gli sport che praticava da bambina.
Lisa aveva deciso di non sciare più dopo l’incidente in discesa in cui si ruppe tibia e perone. Poi un giorno, per non sentirsi esclusa, visto che tutti i suoi compagni di classe praticavano uno sport invernale, ha deciso di rimettere gli sci, tornando a praticare lo sci di fondo, che aveva provato all’età di 6-7 anni. Di lì a poco, il suo allenatore, vedendola molto fredda e “calcolatrice” in gara, le propose di provare a sparare.
Una volta capito come fare, Lisa prese in mano la carabina ad aria compressa: in quel momento scattò il colpo di fulmine per lo sport che ora la vede tra le giovani protagoniste della Coppa del Mondo.
Nonostante avesse iniziato “tardi” a sparare (intorno ai 14 anni), i risultati arrivarono subito, anche dopo il passaggio dall’aria compressa alla carabina calibro 22; così decise di abbandonare il fondo per dedicarsi al biathlon. Nel 2013, all’età di 18 anni, vinse l’argento al mondiale junior di Obertilliach ed entrò definitivamente nel mondo dei grandi nella stagione 2014-2015, durante la quale lanciò la staffetta femminile che vinse il bronzo ai mondiali di Kontiolahti. Nel 2017, sempre a Konthiolahti, ottenne il primo podio individuale in coppa del mondo grazie al terzo posto nell’inseguimento.
Sempre molto efficace nelle sessioni di tiro, negli ultimi due anni è cresciuta moltissimo anche nelle prestazioni sugli sci, riuscendo a conquistare un sesto posto in classifica generale già nella stagione olimpica.
L’Olimpiade di Pyeongchang è il primo sogno realizzato di Lisa: è medaglia nella staffetta mista assieme a Lukas Hofer, Dominik Windisch e Dorothea Wierer, bronzo olimpico, medaglia olimpica come nei sogni di tutti i bambini che iniziano a fare sport. Lisa avrebbe voluto anche una medaglia individuale, che però è solo stata sfiorata. Ma forse, semplicemente, non era ancora il momento.
Infine la passata stagione, quella della svolta per Lisa Vittozzi. Le due vittorie a Oberhof in Coppa del Mondo, la coppa del mondo di individuale e quel meraviglioso duello per la Coppa del Mondo generale con la compagna di squadra e amica Dorothea Wierer concluso con un secondo posto. A questo va aggiunto un bronzo a squadre e un argento individuale si mondiali di Ostersund.
E tutto questo a soli 25 anni, cosa non banale in uno sport complesso come il biathlon, in cui per ottenere risultati di prestigio è indispensabile saper calibrare lo sforzo sugli sci per poi non pagarlo al poligono.
Lisa la freddezza l’ha sempre avuta e l’esperienza l’ha acquisita, così come la consapevolezza di potersela giocare in tutte le gare. Il recente passato ci ha mostrato il suo talento, il futuro ci dirà quali traguardi riuscirà a raggiungere: ma godiamoci il presente, perché mai come in questo caso vale la pena dire “è solo l’inizio”.
Ed è l’inizio di un lungo viaggio per Lisa e per i suoi splendidi occhi di ghiaccio: un viaggio che avrà tappe entusiasmanti come Anterselva 2020, come Pechino 2022 e come Milano-Cortina 2026 per un sogno olimpico lontano sette anni ma che Lisa vuole raggiungere perché il biathlon è il “suo amore a prima vista“