Londra, 28 Luglio 2012. Un giorno che lo sport italiano non potrà mai dimenticare, uno dei momenti più alti della storia sportiva italiana. Per noi la pagina italiana più bella del decennio che si sta per chiudere.
E’ il primo giorno di gare dell’edizione londinese dei Giochi Olimpici e all’ExCel Exhibition Centre si disputa il fioretto individuale femminile, una competizione in cui l’Italia ha scritto spesso pagine bellissime. Nelle ultime cinque edizioni l’Italia ha vinto tre volte con Valentina Vezzali (portabandiera a Londra 2012) e una volta con Giovanna Trillini ed anche a Londra i pronostici per questa finale parlano italiano. Ma è sempre Olimpiade e la tensione può giocare brutti scherzi.
Le Italiane in gara sono tre: Valentina Vezzali, testa di serie numero 2, Elisa Di Francisca numero 3 e Arianna Errigo numero 4. Per le nostre regine sedicesimi e ottavi sono semplici formalità.
Dai quarti di finale si inizia fare sul serio perché le favorite ci sono tutte e perché la tensione e la paura di sbagliare sale in un Excel Exhibition Centre pieno in ogni ordine posto. Ma le italiane vogliono scrivere un pezzo di storia dello sport italiano e continuano la loro magica corsa. La Di Francisca soffre ma alla fine vince 15-9 contro la giapponese Sugawara, una strepitosa Errigo ha la meglio 15-10 sulla Kiefer che aveva impressionato molto fino agli ottavi. E poi c’è la Vezzali e il suo punto a punto con la tunisina Boumakri: la jesina vince 8-7, dimostrando che non è più la impressionante dominatrice di Sydney, Atene e Pechino ma che nei momenti decisivi non sbaglia. E cosi alle semifinali ci sono tre italiane e la coreana Nam, la testa di serie numero 1 del tabellone olimpico.
Elisa Di Francisca sfida la coreana in semifinale: è una sfida tiratissima in cui la coreana sta davanti tutto l’incontro ma alla fine Elisa rimonta e vince 11-10. L’oro sarà ancora una volta una sfida tutta italiana, come ad Atene otto anni prima quando la Vezzali sconfisse la Trillini. La seconda semifinale è Vezzali contro Errigo, la storia della scherma, la leggenda vivente contro la giovane brianzola che vuole prendere quel posto nella storia azzurra della scherma: è forse un passaggio di consegna tra il passato e il futuro. E lo vince Arianna Errigo 15-12 chiudendo l’epoca d’oro di Valentina Vezzali. È arrabbiatissima la Vezzali, ed è giusto così, perché lei non vuole perdere, mai.
La finale del terzo posto tra Vezzali e Nam è qualcosa che va oltre lo sport, trascende nell’epopea olimpica. Ne parleremo più avanti. La finale per l’oro è quindi un derby tutto italiano tra la jesina Di Francisca, per continuare la storia di Jesi nel mito olimpico, e Arianna Errigo la brianzola che ha eliminato la Vezzali. E’ una finale tesissima tra due che si conoscono benissimo. A 45 secondi dal termine la stoccata di Errigo fissa il punteggio sull’11-8, sembra finita, ma non lo è.
E torniamo a un’oretta prima, alla finale terzo posto tra la Vezzali e la coreana Nam. A 21 secondi dal termine la Nam mette a segno la stoccata del 12-8, è finito il sogno olimpico della Vezzali di chiudere con una medaglia. Ma lo sport, si sa, a volte regala emozioni pazzesche che quel giorno da Londra ci racconta Pietro Nicolodi per Sky.
Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali: oro, argento e bronzo olimpico. Elisa, Arianna e Valentina, le splendide regine di una meravigliosa notte londinese. La storia è stata scritta e per noi è la storia più bella del decennio
foto di copertina: https://sport.sky.it/olimpiadi/londra_2012/2012/07/28/londra_2012_scherma_finale_fioretto_donne_italia.html