Inizia a Lecco il libro d’oro del più grande canoista italiano di tutti i tempi, uno dei più grandi della storia mondiale di questo sport tanto faticoso, tanto stupendamente affascinante.
E quando in Italia si parla di canoa la mente degli sportivo vola a due nomi: Antonio Rossi e Josefa Idem.
Oggi vi raccontiamo la storia dei sensazionali ori olimpici di Antonio Rossi ad Atlanta 96 e Sydney 2000.
Antonio ha cominciato a salire in canoa e a pagaiare a 12 anni: erano gli anni in cui un altro Rossi aveva rapito tutta Italia e il suo nome era Paolo (ma questa è un’altra storia). Ha iniziato per gioco, si è innamorato della canoa e ha fatto innamorare di questo sport anche noi italiani.
La Società Canottieri Lecco è la prima società in cui il giovane Antonio si iscrive ed inizia quella fase in cui uno sportivo deve dare tutto e ancora di più. E solo lavoro e fatica possono portare alla gloria. Per Antonio i risultati non si fanno attendere e arriva il bronzo olimpico a Barcellona con Bruno Dreossi. Il primo oro mondiale del 1995 a Duisburg porta Antonio alla ribalta e ad Atlanta si presenta tra i favoriti.
3 e 4 agosto sono gli ultimi due giorni dell’Olimpiade del Centenario. E saranno per sempre i giorni d’oro di Antonio Rossi e i giorni in cui l’Italia si innamora di questo ragazzo bello e forte.
Il 3 agosto è il giorno del K2 1000m. Rossi è in acqua con il compagno Daniele Scarpa. Sono i tedeschi a passare in testa ai 500 metri, ma qui inizia la progressione devastante di Antonio e Daniele che ai 750 metri passano in testa e ci rimangono. Il K2 è d’oro, il primo oro della storia della canoa italiana.
La mattina dopo è tempo della finale del K1 500 metri, una gara velocissima in cui non hai tempo per fare calcoli: devi partire a tutta e arrivare a tutta. A metà gara è in testa il rumeno Magyar, ma anche qui nella seconda fase esce la classe, la forza, la prepotenza sportiva di Antonio Rossi che passa in testa, contiene la rimonta del norvegese Holmann e vince il primo oro individuale della storia olimpica italiana. Due medaglie d’oro in due giorni, una pagina pazzesca dello sport azzurro.
E dopo Atlanta, Sydney, prima Olimpiade del nuovo millennio. Ora Antonio ha 32 anni e riconfermarsi è sempre difficile, maledettamente difficile. Il compagno é Beniamino Bonomi. La finale è spettacolare e viene immortalata dalla voce di Giampiero GaleazzI. La coppia italiana domina, la partenza di Rossi è devastante, la forza che si vede nelle pagaiate è impressionante. Il duo azzurro entusiasma. L’Italia parte in testa, chiude in testa.
Ci sara ancora un argento ad Atene e il ruolo emozionante e meritatissimo di alfiere azzurro a Pechino.
E se gli italiani amano la canoa tanto merito ce l’ha lui, quel ragazzino di 12 anni che ha iniziato a pagaiare nella canottieri Lecco e che col tempo è diventato leggenda, leggenda d’Italia, leggenda di Olimpia.
Semplicemente forte, semplicemente bello, semplicemente Antonio Rossi
foto di copertina: Gazzetta.it