La Grecia è la patria dello sport: a Olimpia, nella magica terra del Peloponneso si svolsero le prime Olimpiadi, i giochi in onore di Zeus e ad Atene si svolsero i primi giochi dell’era moderna nel 1896. La Grecia è la prima squadra a sfilare durante le cerimonie olimpiche perché in fondo tutto nacque lì. E tutti noi appassionati di sport abbiamo un filo che ci lega a questo paese. E oggi vi raccontiamo una delle storie sportive più belle di questo splendido paese.
Europei 2004, siamo in Portogallo. La Grecia si presenta senza alcuna ambizione, con una squadra composta da buoni giocatori ma senza campioni; l’allenatore è Otto Renhagel, volpone tedesco, grande stratega e autore di un miracolo con il Kaiserslautern campione di Bundesliga qualche anno prima.
L’Europeo inizia il 12 Giugno con l’incontro inaugurale tra i padroni di casa del Portogallo e la Grecia. Sulla carta non c’è storia. È il Portogallo dei Figo e dei Rui Costa, dei Maniche e dei Postiga e di un campione di cui si sentirà spesso parlare negli anni successivi, Cristiano Ronaldo. È una generazione di campioni davanti all’occasione più grande di vincere un trofeo. Ma la Grecia vuole subito dimostrare che in Portogallo non è in vacanza e prima Giorgios Karagounis, poi Aggelos Basinas regalano la prima sorpresa all’Europeo: 2-1. La seconda partita è contro la Spagna, squadra in crescita e tra le favorite: Morientes porta avanti gli spagnoli ma Aggelos Charisteas fa 1-1 e i quarti sono a un passo. Con la Russia, i greci perdono 2-1, ma il passaggio ai quarti è garantito: in Grecia inizia la festa per un risultato inatteso.
Un risultato che sarà solo il primo passo verso l’Olimpo calcistico.
I quarti di finale sono il primo eccezionale capolavoro tattico di Renhagel: contro c’è la Francia campione in carica, una squadra con Henri, Trezeguet e Zidane. Ma la Grecia si difende bene, fa catenaccio, direbbero in tanti, e al minuto 65 su cross di Zagorakis, è il solito Charisteas che con un colpo di testa avvicina i suoi alla semifinale. Sarà poi Nikopolodis a difendere in tutti modi la porta dagli attacchi francesi.
In semifinale ecco la bella Repubblica Ceca, quattro vittorie su quattro, un calcio bello e spettacolare con Nedved, Rosicky e Koller mattatori. Ma con questa Grecia non si passa e con lo 0-0 si va ai supplementari dove vige la regola del silver gol. E qual è il momento migliore quindi per segnare? Minuto 104: angolo di Karagounis e colpo di testa vincente di Dellas. Pochi secondi ancora e la partita è finita. Altro 1-0, altra pagina scritta nella storia del calcio greco. E ad Atene si sogna.
Per la prima volta alla finale giungono le due squadre che hanno giocatola partita inaugurale: il Portogallo gioca in casa e per tutti è ovviamente la grande favorita. Ma non proprio per tutti: non la pensano così Rehhagel e la sua banda, una squadra di guerrieri e uomini veri che vuole giocarsi le sue chance con tutte le loro armi a disposizioni, anche se non spettacolari. La partita non è ovviamente bella perché la Grecia non ti fa giocare e il suo 4-4-2 è tanto difensivo, quanto efficace.
Il trionfo di una squadra di uomini che hanno creato un gruppo unito, solido e con un attaccamento maniacale alla maglia. Non ci sono campioni, ma c’è un collettivo che crede in qualcosa di impossibile e lo raggiunge meritatamente. Perché quando si crede in qualcosa anche i sogni possono diventare realtà. E poi ci sono gli dei del calcio che questa volta hanno reso magica una calda estate greca.
Si festeggia ovunque da Atene a Salonicco, da Olimpia a Larissa, da Corinto a Patrasso e su fino alle pendici del monte Olimpo, in quella che è la notte più folle della storia sportiva greca.
E sarà per il popolo greco un’estate indimenticabile perché 40 giorni dopo la notte di Lisbona, ad Atene verrà acceso il sacro fuoco di Olimpia e 108 anni dopo la capitale ospiterà i giochi della ventottesima Olimpiade.
Estate 2004, l’estate di Atene Olimpica, l’estate del miracolo ellenico, l’estate della pagina più bella della storia sportiva greca: la Grecia è campione d’Europa di calcio.
foto di copertina: https://www.ilmisterone.com/2019/11/14/giocare-contro-una-squadra-chiusa-dietro/grecia-2004/