E’ stata stupenda, meravigliosa, è stata favolosa…è stata semplicemente Dorothea Wierer
Oggi Doro ha scritto una delle pagine più belle della storia del biathlon azzurro, forse ancor più bella perchè scritta a casa sua, davanti alla sua famiglia, ai suoi amici. Dorothea è salita sul tetto del mondo nella gara di inseguimento 10km, ed è salita nella sua Anterselva, la patria del biathlon italiano, lì dove le alte vette dolomitiche guardano dall’alto le gesta di questo sport spettacolare.
La gara di Dorothea è stato un autentico capolavoro. Partiva settima dopo lo sprint, ma non ha sbagliato nulla: i primi tre poligoni perfetti, una freddezza che sembrava render quasi facile lo sparare con quella carabina dopo la fatica del fondo. Lo sci e il tiro con la carabina, è tutta qui la grande bellezza del biathlon.
E cosi la norvegese Roisendal viene raggiunta e inizia un testa a testa che diventa inno allo sport, quello della fatica, quello del sacrificio, quello delle emozioni. Con questo thrilling siamo arrivati all’ultimo poligono, quello della sentenza ultima, perchè lì non puoi più sbagliare. Roisendal e Wierer, appaiate, vicine, con una tensione che non traspare, ma che dentro forse sta scoppiando. E il duello in quell’ultimo poligono della SudTirol Arena lo vince Wierer che vola verso la gloria mondiale. Doro aveva vinto lo scorso anno a Ostersund, ma forse quest’anno vale di più.
E non possiamo neppure immaginare cosa avrà provato la bella Dorothea in quegli ultimi due km, forse avrà rivisto i suoi primi allenamenti, i suoi primi sacrifici, e avrà rivisto la grande storia d’amore tra lei e il biathlon. Sicuramente sono stati i km più dolci della sua splendida carriera, pieni di ricordi mentre il pubblico la applaudiva commosso al suo passaggio. Alla fine Dorothea è medaglia d’oro, è campionessa del mondo, ma è molto di più.
Per Dorothea è il giorno più bello della sua vita, è il sogno di una bimba di Anterselva che diventa realtà, più bello di Ostersund, perchè a casa sua.
Campionessa del mondo, bellezza del mondo, orgoglio d’Italia. Semplicemente Dorothea Wierer
Foto di copertina: Reuters