Aveva vinto la prima gara di Coppa del Mondo a inizio 1997, poi tra Novembre 1997 e Gennaio 1998 aveva infilato una serie di vittorie impressionante in discesa, SuperG e gigante. E così alle Olimpiadi di Nagano, Hermann Maier si presenta in forma strepitosa, come uomo da battere.
Il primo impegno per l’austriaco nella pista giapponese è la discesa libera. Si corre il 13 Febbraio: Maier aggredisce la pista olimpica di Hakuba, ma dopo solo 18 secondi perde l’equilibrio, vola nella pista e si schianta contro le recinzioni. Si teme il peggio, si teme un infortunio grave, ma Hermann si alza, quasi come niente fosse, tra il sollievo del mondo intero.
Ma i problemi ci sono perché il colpo ricevuto è forte e Hermann ha dolori lancinanti che ne mettono in dubbio la partecipazione alle prossime gare olimpiche.
Tre giorni dopo si corre il SuperG: Maier decide di partecipare, nonostante i dolori a spalla e ginocchia. E non solo lo corre: quel SuperG, Hermann Maier lo vince volando a una media di oltre 90km/h. Cuche e Knauss giungono a 61 centesimi: per Hermann Maier è il primo oro olimpico, quello più dolce dopo la grande paura. E per tutti da quel giorno diventa HERMINATOR.
Ma la storia non finisce qua perché dopo tre giorni a Shiga Kogensi disputa lo slalom gigante. Ed è un altro capolavoro di quel ragazzo di Altenmarkt che sta iniziando a dominare il mondo dello sci. Hermann domina entrambe le manche, stacca di 85 centesimi il compagno di squadra Eberharter, vince il secondo oro e scrive il suo nome nella storia olimpica dello sci alpino.
Vincerà ancora medaglie olimpiche e mondiali, vincerà Coppe del Mondo, vincerà anche dopo quel drammatico incidente del 2001 che rischiò di costargli la carriera e la vita. Ma anche in quell’occasione Hermann Maier dimostrò che era semplicemente un HERMINATOR.
Nagano 1998, lì dove iniziò il mito di Hermann Maier
Foto di copertina: https://gunaxin.com/five-inspirational-winter-olympic-moments