Città del Messico, 23 Gennaio 1984: la mente vola a uno dei ciclisti più amati della storia sportiva italiana, Francesco Moser. In quell’indimenticabile giorno di gennaio, Francesco fa suo il record dell’ora con 51,151 Km. Uno dei momenti più belli del ciclismo.
Il campione trentino aveva vissuto le ultime stagioni senza grandi sussulti e vedeva quel record dell’ora come un momento per ripartire. Il record era proprietà di Eddie Merckx, forse il più grande di sempre, che lo aveva conquistato nella stessa città nel 1972, con 49,431 Km. Merckx quel giorno a fine gara arrivò sfinito e disse “mai più” il record dell’ora.
Moser, rispetto a Merckx, cambia la strategia: per acclimatarsi all’altitudine messicana arriva circa un mese prima e comincia gli allenamenti in vista del grande giorno.
E’ il 19 gennaio quando Francesco Moser fa il suo primo tentativo: le ruote lenticolari, il casco aerodinamico sono anch’essi protagonisti di quel giorno storico in cui Francesco sconfigge Merckx e supera per la prima volta i 50 km/h di media, esattamente 50,808 km.
Ma non si ferma Francesco e quattro giorni dopo si ripete: ancora più deciso, ancora più scatenato. I primi km sono un autentico capolavoro con un Moser che viaggia a ritmi folli di quasi 54km/h. E quando l’ora scade i km percorsi sono 51 e 151 metri, per una nuova storia, per un nuovo mito. Moser entra nella leggenda nel ciclismo e lo fa in un velodromo mitico, davanti alla bellezza senza tempo del santuario della Madonna di Guadalupe
«A me stasera, a Città del Messico, pare che non unicamente il record dell’ora abbia cambiato pagina, ha voltato pagina pure il ciclismo. Le antiche regole dell’antico sport ne usciranno sovvertite».
Mario Fossati, cantore del ciclismo
Ma nonostante i cambiamenti il ciclismo rimane, con la sua fatica, le sue imprese, il suo romanticismo e Moser rappresenta ancora questo ciclismo che noi amiamo.
Per Francesco quel record sarà uno dei momenti più belli della sua carriera che in quel 1984 vive altri momenti magici: prima la Milano – Sanremo, poi il Giro d’Italia vinto nella crono di Verona contro Fignon.
Per gli appassionati quel 23 gennaio rimane nella storia dello sport italiano: c’è Città del Messico, c’è il Centro Deportivo, c’è Francesco Moser. E c’è: “Va per la hora, va per la hora”. 51km e 151 metri e la storia del ciclismo cambia
foto di copertina: https://sport.sky.it/ciclismo/fotogallery/2015/06/05/franceso_moser_record_ora_messico_1984.html#2