È una delle notti più indimenticabili dello sport italiano, una di quelle che o le hai vissute o, se non le hai vissute, i tuoi genitori o i tuoi nonni te l’hanno raccontate. È la notte del 17 Aprile 1967: è New York, è il Madison Square Garden, è Nino Benvenuti contro Emil Griffith, è il mondiale dei pesi medi.
È una notte che fa venire i brividi, perché racconta un’altra Italia e altri tempi, ma racconta emozioni forti di quelle che entrano e non escono più dalla tua vita.
C‘è grande attesa in Italia per quell’evento. Nino Benvenuti è un personaggio amatissimo, discusso, al centro dell’attenzione. Ha vinto l’oro Olimpico a Roma nel 1960, ha vinto molti altri titoli negli anni successivi ed ha vissuto una rivalità forte con Sandro Mazzinghi.
Ma ora c’è qualcosa in più, c’è il Madison Square Garden e un fenomeno chiamato Emil Griffith che lo aspetta e che nei giorni precedenti il match lo provoca, forse per la paura. Griffith non è amatissimo dal popolo americano, ma il Madison è casa sua. Qui in un incontro nel 1962 ha distrutto (e purtroppo ucciso) il pugile cubano Benny Paret che lo aveva deriso per il suo (forse) essere gay.
Per Nino essere a New York è un sogno, quel mondo lontano, quella città magica che finché non la vedi e non ci vivi non potrai mai capire. E c’è di più, perché a New York Benvenuti capisce ancora di più il grande affetto degli italiani, quelli che hanno cercato la fortuna oltreoceano ma che non hanno dimenticato la loro terra. Benvenuti capisce che vincere lì, in quella serata americana e notte italiana, sarebbe un regalo per tutti quegli Italiani d’America.
In Italia l’attesa è spasmodica, ma il Governo Moro, non senza polemiche, decide di non trasmettere il match in diretta TV per evitare che troppa gente il giorno dopo non vada al lavoro. Una scelta che forse renderà ancora più leggendaria e iconica quella notte italiana.
L’incontro si svolge alle 4, ora italiana. Non c’è la TV, ma la radio sì, con la voce emozionata di Paolo Valenti. E quando a New York inizia l’incontro in Italia tutte le luci delle case sono accese e la voce della radio incolla gli italiani. Sono in 18 milioni, alla radio, per Nino Benvenuti.
E anche a New York l’emozione è grande: a bordo ring ad assistere al match ci sono Rocky Graziani, Jack La Motta, Sugar Ray Robinson, la storia della boxe.
L’incontro è spettacolare, un inno alla boxe, un inno allo sport. Al secondo round Benvenuti colpisce Griffith che va al tappeto; sembra finita ma non lo è. Griffith si riprende e al quarto round è Benvenuti ad essere atterrato dall’americano. È un match senza pause tra la tecnica di Benvenuti e la forza di Griffith. Ma Benvenuti quella notte ha qualcosa in più, è più forte ed è spinto da quelli italiani che non sono al Madison Square Garden ma che da ogni angolo d’Italia e da tanti angoli di New York stanno spingendo il pugile triestino. Si arriva alla quindicesima ripresa e all’ultimo gong. C’è consapevolezza che ai punti deve vincere Benvenuti: ed è così. Benvenuti ha vinto, Benvenuti ha espugnato quel Madison Square Garden, la casa della boxe e la casa di Griffith.
È una notte di festa anche in Italia. Paolo Valenti alla radio è emozionato, i 18 milioni di italiani spengono le luci che avevano illuminato la notte del nostro paese e tornano a letto per un’oretta, ormai è l’alba. E poi si alzano e vanno a lavoro, ma non dimenticheranno mai quella notte, anzi la racconteranno ai propri figli come un romanzo di sport senza tempo.
Ci saranno altre sfide tra Benvenuti e Griffith, la seconda la vincerà l’americano, la terza ancora il nostro campione. I due rimarranno amici e quando Griffith si ammalerà, Benvenuti lo aiuterà, storie di boxe.
Ma nella memoria eterna rimane quella prima sfida, quella notte magica che trascende lo sport ed entra nella storia d’Italia.
È una storia da raccontare a scuola, perché anche questi sono racconti d’Italia, perché anche queste notti hanno contribuito alla storia del nostro paese
Era il 17 aprile 1967, la notte magica, la notte senza tempo, la notte di Nino Benvenuti
foto copertina: https://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Boxe/16-04-2017/boxe-benvenuti-griffith-50-anni-fa-quella-notte-fui-orgoglio-emigrati-190770191499.shtml?refresh_ce-cp