Ieri lo sport è ripartito e con lui la nostra voglia di vita e di normalità. Ed è stato bello che a raccontare il ritorno dello sport sia stato Pietro Nicolodi, uno dei telecronisti più amati e competenti, uno di coloro che lo sport lo amano: ieri Pietro ci ha raccontato Borussia Dortmund – Schalke 04, il Revierderby.
“Endlich wieder Bundesliga, endlich wieder Fussball. Finalmente di nuovo Bundesliga, finalmente di nuovo il calcio.
Pietro Nicolodi
Di solito questa frase la si sente pronunciare in Germania nei mesi di agosto e gennaio, ma questo è un anno tragicamente diverso e quindi viene buona anche in pieno maggio. Si torna in campo non senza preoccupazioni ma con la speranza che vada tutto nel migliore dei modi.
Le nostre abitudini sono cambiate e dovranno necessariamente cambiare ancora, ma quella di fare, vedere e commentare sport, spero proprio non cambi mai!”
Questa mattina lo abbiamo contattato per una chiacchierata sullo sport dopo questo tragico periodo
PIETRO, NEI LIBRI DI STORIA SI RICORDERA’ IL 16 MAGGIO COME LA DATA IN CUI LO SPORT E’ RIPARTITO. TU HAI AVUTO IL PRIVILEGIO DI RACCONTARE QUESTO MOMENTO STORICO. QUALI LE TUE EMOZIONI?
Ci ho pensato tanto, non è stata una telecronaca normale e un approccio alla telecronaca normale. Poi dopo i primi 5-6 minuti è andato tutto quasi normale. La preparazione è stata diversa rispetto a una normale partita di Bundesliga soprattutto dal punto di vista psicologico. Era comunque il Revierderby, la partita per me preferita, quella più sentita, una di quelle che mi ha regalato più emozioni con partite assurde. Ma ciò che mi preoccupava era la gestione dell’inizio, dei primi minuti, di una ripresa dello sport ma anche di aspetti della vita diversi da quello a cui eravamo abituati. E’ stato qualcosa di simile a qualcosa a cui dobbiamo prepararci.
Quindi non è stato difficile preparare la partita: avrò guardato forse “1300” interviste di allenatori e giocatori e i tedeschi hanno una grande organizzazione per avere e leggere i dati statistici. E’ stato difficile trovare il modo di entrare nella telecronaca, bisognava tener conto di tutto il tragico che è successo
IN QUESTA GIORNATA “UNA STORIA NELLA STORIA”: IL DERBY DA TE PIU SENTITO, A PORTE CHIUSE, NEL PAESE CON LA MEDIA SPETTATORI PIU’ ALTA, NELLO STADIO CON UNA MEDIA DI 80MILA SPETTATORI
Io uso sempre queste parole “Nell’incomparabile atmosfera del Westfalen Stadion”, perchè non c’è nulla al mondo che si possa solo lontanamente paragonare a quello stadio. Era incomparabile anche ieri: c’era il muro grigio e non il muro giallo. Faceva impressione. Se ti dicessi che è la soluzione ideale, non ci credo. Ma in questo momento è l’unica soluzione che c’è. Proviamoci.
Forse era meglio giocare in un campo di allenamento da un certo punto di vista, ma era giusto giocare in una struttura dove l’organizzazione del lavoro e della sicurezza potesse esser garantita. Da qui a dire che è uno spettacolo, ne passa
E’ STATA UNA PARTITA CON LO STESSO CALCIO DI PRIMA?
Più che la paura o altro, incide la preparazione fisica. Non hanno giocato partite per due mesi, è come una partita d’agosto. Era quasi impossibile ci fosse il ritmo abituale. Non è un problema di porte chiuse, dipende dalla preparazione. Ad esempio Juve-Inter a Marzo ha avuto un ritmo normale. Anche se ci sono statistiche molto interessanti: ad esempio il Borussia Moenchgladbach ieri ha corso per 117Km, che non sono tanti!
NEI PROSSIMI MESI, ANDREMO VERSO UNO SPORT A PORTE CHIUSE, CON UNA NUOVA PROGRAMMAZIONE, DOPOLUNGHI STOP: I VALORI IN CAMPO POTRANNO CAMBIARE?
Da quello che si è visto ieri si direbbe di no!
Detto ciò, è sicuramente una variabile da tenere in considerazione. Neuer e altri hanno detto una frase interessante: “ora i campioni del mondo in allenamento potranno finalmente esprimersi ad alti livelli, senza la pressione del pubblco”. Ci sono tanti esempi nella storia dello sport di campioni che cambiando città e contesto hanno cambiato le prestazioni. Anche nel piccolo della mia città, a Bolzano, ci sono stati tanti giovani bolzanini che non sono riusciti a sfondare forse anche perchè il pubblico dell’hockey è un pubblico molto competente ed esigente, e al terzo errore criticava. Magari qualcuno giocherà molto meglio, vedremo. Anche ieri Dahoud, uno dei più beccati dal pubblico di Dortmund. ha giocato una bella partita
TU SEI APPASSIONATO DI OLIMPIADI. COME CAMBIA LA PREPARAZIONE FISICA E MENTALE DEGLI ATLETI CON IL RINVIO DEI GIOCHI?
E’ una mazzata. Non so come faranno. Alcuni magari la sanno gestire: forse quelli che hanno già vinto e che alla prossima chiedono, ma hanno già avuto. Quelli che si giocano la carriera a livello olimpico, non li invidio per niente. Certo, è l’unica soluzione possibile: meglio cosi che fare un’Olimpiade senza neppure prepararti. Per chi va la prima volta non è semplice, l’Olimpiade non è uno scherzo. Per noi, che le viviamo con allegria, sono le settimana più belle dell’anno, per gli atleti invece certe sconfitte possono fare molto male.
Cambiano gli stimoli, cambiano i tempi di preparazione. E’ vero che ci sono tanti obiettivi intermedi, come le Coppe del Mondo che speriamo ripartano, che ti aiutano a tener sveglia l’attenzione, ma l’Olimpiade rimane altra cosa
GLI AUGURI DA PARTE TUA A TUTTO LO SPORT
Speriamo che tutti i test siano negativi e che si possa andar avanti, anche grazie all’esempio Bundesliga. Non è la stessa cosa, non lo dirò mai, ma è meglio qualcosa piuttosto che niente. Il pubblico è fondamentale, ma dobbiamo pensare in maniera alternativa. Poi se non ripartiamo, crolla tutto. Anche in Germania sono ripartiti perchè altrimenti alla prossima ripartenza alcune squadre con ci sarebbero state. Se stiamo fermi, spariremo del tutto. Dietro alla ripartenza del calcio e dello sport c’è una vita, c’è un mondo. Io spero che riprendano tutti gli sport anche per la gente a casa, anche per aiutare a superare la paura e l’apprensione che c’è per tutto quello che c’è stato
GRAZIE PIETRO, BUONA DOMENICA
Grazie a te, e buona domenica!