Teofilo Stevenson, il più grande pugile dilettante della storia, uno dei personaggi più incredibili della storia dello sport, colui per il quale “cosa sono 8 milioni di dollari rispetto all’amore di un popolo”, Teofilo è stato il cuore di Cuba. E nel 1971 ha iniziato a vincere e ha vinto per 11 anni consecutivi: imbattibile con un montante devastante e una tecnica insuperabile.
Fino all’11 maggio 1982. Quel giorno ai mondiali di Monaco si disputano i quarti di finale e Teofilo Stevenson sfida Francesco Damiani, italiano di Bagnacavallo. Il cubano non teme l’italiano. Nessuno crede nella vittoria di Damiani eccetto il Corriere della Sera che qualche giorno prima scrive: “vado, lo batto e torno”.
I tre round sono molto intensi: parte forte Stevenson con qualche jab, ma Damiani si difende e lo colpisce con un forte gancio che cambia le certezze cristallizzate dal tempo del fenomeno cubano. Il secondo round vede l’italiano aumentare il ritmo: ganci precisi al volto e Stevenson in difficoltà. Damiani capisce che è il momento giusto per riscrivere la storia, ma è comunque cauto: scoprirsi troppo può esser devastante contro un campione come Teofilo.
Il terzo round dimostra la forza mentale di un Damiani che quel giorno stava dimostrando al mondo chi era e chi sarebbe stato: un gancio sinistro, un montante, un altro gancio e Stevenson che capisce che quel suo tempo sta inesorabilmente finendo. Il cubano ci prova con l’orgoglio ma ormai Damiani è in pieno comando del match. Finisce così: per i giudici è 5-0 per Damiani.
Per la storia della boxe è la fine dell’epopea di un campione pazzesco di questo sport. “Sono il più forte, sono il più forte del mondo” è la frase di Damiani a fine match. È felice, è l’emozione più grande della sua vita: lo dirà spesso nelle sue interviste. Quel mondiale Damiani finirà secondo dopo un verdetto molto contestato nel match con Byggs. A Los Angeles, due anni dopo, l’ingiustizia per Damiani sarà ancora più grande, ma questa è un’altra storia.
Damiani dirà spesso che per lui Stevenson non era solo un idolo o solo un avversario, era semplicemente la boxe.
Oggi vogliamo ricordare quel giorno: per ricordare la vittoria più bella di Francesco Damiani e per dare il giusto onore al campionissimo Teofilo Stevenson.
Foto di copertina: da Sky Sport
https://sport.sky.it/altri-sport/2018/10/04/boxe-speciale-60-anni-francesco-damiani