30 Giugno 1920, nasce all’Abetone Zeno Colò, una delle icone, uno dei miti, uno di coloro che hanno scritto la storia dello sci italiano.
Zeno era lavoro e sacrificio: era questo che gli aveva insegnato il padre. Era forte ed era coraggioso, dote che non può mancare a chi si lancia in discesa a folle velocità. Poi arrivò la guerra e la sua follia, ma Zeno si rifugiò a Wengen, in Svizzera, continuando ad allenarsi e a gareggiare con il nome di Blitz. Il ritorno alla pace porta la prima grande impresa del nostro campione: è il 9 maggio 1947 quando con sci di legno e senza lamine Zeno raggiunge una velocità di quasi 160 Km/h. Era il favorito a Saint Moritz ai primi giochi Olimpici del Dopoguerra ma si ritirò in discesa e andò male in slalom.
E forse nasce qui il capolavoro di Zeno Colò che diventerà realtà quattro anni dopo a Oslo. Zeno torna sugli sci con resilienza, impegno, sacrificio e voglia di dimostrare che è il più forte. Ai mondiali del 1950 ad Aspen vince l’oro in Gigante ed in discesa, ma il suo obiettivo ha cinque cerchi.
E’ il 16 Febbraio 1952, un giorno da ricordare nella storia dello sport italiano. Fa freddo a Oslo, un freddo polare, la pista è ghiacciata. Zeno scende con il numero 5 e vola nella pista di Norefjell. Aveva studiato ogni dettaglio, ogni metro, ogni insidia di quella pista così difficile: e si vede, Zeno non sbaglia nulla. Taglia il traguardo con 2’30″8 cinque secondi meno del norvegese Hjeltnes. Rimangono gli austriaci Schneider e Pravda che però non possono impensierire l’italiano Colò e tagliano il traguardo con oltre un secondo di ritardo. Ancora peggio il francese Oreiller, il campione olimpico di Saint Moritz che giunge quattordicesimo con un ritardo oltre i dieci secondi. Zeno può iniziare a festeggiare: ha vinto l’oro, quell’oro che sognava anche durante quegli anni svizzeri mentre in Italia cadevano le bombe della guerra.
Zeno non solo cambiò la storia dello sci italiano, ma cambiò molto anche nella tecnica: fu lui a inventare quella posizione “a uovo” che con il tempo venne perfezionata.
Il “falco di Oslo” cosi come venne ribattezzato dai norvegesi nacque 100 anni fa: animo rude, magari scontroso e poco simpatico, ma cuore grande e spirito di sacrificio e fatica. Quello spirito che lo portò il 16 Febbraio 1952 a vincere l’oro olimpico in discesa libera, il primo oro dello sci italiano.
Per attendere un nuovo oro in discesa abbiamo aspettato 66 anni, poi è arrivata Sofia Goggia ma questa è un’altra storia.
Oggi, a cent’anni dalla nascita, vogliamo ricordare l’oro olimpico del grandissimo Zeno Colò, icona dello sport italiano
Foto di copertina: https://www.corriere.it/sport/20_giugno_30/cento-anni-fa-nasceva-zeno-colo-perfeziono-sciata-uovo-vinse-l-oro-olimpico-mondiale-discesa-0168afc8-bab3-11ea-9e85-8f24b6c04102.shtml