I giochi Olimpici del 1992 di Barcellona, fortemente voluti da Samaranch, segnano anche il ritorno della Canoa slalom ai giochi: in una sola edizione infatti si sono svolte le gare di Slalom, a Monaco nel 1972. La sede delle gare è La Seu d’Urgell, ai piedi dei Pirenei: ed è qui che si compie il capolavoro olimpico di Pierpaolo Ferrazzi.
L’atleta vicentino ha iniziato a pagaiare con la Canoa Club Valstagna lungo le acque del Brenta. Poi il passaggio con il Corpo Forestale dello Stato. Tanto allenamento, tanti sacrifici, tanto amore e tanta passione per questo sport così bello ma così complesso e faticoso.
Ferrazzi viene da due anni di successi: vincitore della Coppa del Mondo con nel 1990 con 81 punti davanti a Fox e Hilgert e nel 1992 con 52 punti davanti a Hilgert e Jones.
Ferrazzi si presenta a Barcellona tra i favoriti assieme allo sloveno Strukelij e al britannico Fox. Ma le incognite di una gara olimpica sono tante perché ogni quattro anni questi atleti si giocano tutto, la loro carriera e i loro sogni.
Qualche giorno prima della finale c’è una prova in cui Ferrazzi giunge sesto, ma le sue sensazioni sono ottime. I giorni della finale sono l’1 e il 2 agosto 1992: si disputano due manches e per ogni atleta dei 44 in gara vale il miglior tempo. Al termine della prima discesa Ferrazzi è solo diciassettesimo. Al comando c’e il tedesco Lettmann. Ma c’è una seconda discesa che può cambiare la storia.
E così tra una discesa e l’altra il vicentino di Valstagna assieme al suo allenatore, studia il percorso, mentalmente ripassa quelle 25 porte e la seconda discesa è perfetta: un capolavoro di classe, eleganza, forza, concentrazione. Il tempo dice 1’46”89, senza infrazioni, senza errori. Anche il francese Curinier non sbaglia nulla ma percorre la discesa con un tempo superiore di 17 centesimi. Pierpaolo Ferrazzi è medaglia d’oro Olimpica, è il primo oro nella storia della canoa italiana ed è forse uno di quei campioni che rappresentano in tutto gli ideali olimpici decoubertiniani.
È domenica mattina a Valstagna, un orario in cui solitamente la gente va a messa e poi al bar a chiacchierare e vivere il giorno di festa. Ma forse quella mattina la gente è davanti alla tv a seguire la discesa d’oro di Pierpaolo e al ritorno una grande festa accoglie il nuovo oro olimpico.
Il campione vicentino tornerà sul podio otto anni dopo, a Sydney dove conquisterà la medaglia di bronzo.
Passano esattamente venti anni e il 1 agosto 2012 a Londra in gara c’è Daniele Molmenti. Allenatore di Daniele è Pierpaolo Ferrazzi. Molmenti vincerà l’oro, vent’anni dopo. Ma questa è un’altra storia
Oggi il protagonista di questo racconto è Pierpaolo Ferrazzi che quella domenica mattina a La Seu d’Urgell ha scritto una pagina bellissima dello sport italiano, conquistando il primo oro nella canoa e coronando il sogno di ogni bambino che inizia a fare sport: vincere le Olimpiadi.