RECENSIONE DI A.C.
Lo Spezia ha conquistato la serie A. Per la prima volta, dopo 114 anni di storia, precisano i giornali.
Tutto esatto, ma forse non esattissimo, perché lo Spezia in serie A, in un certo senso, c’è già stato. E ha vinto pure uno scudetto. Era una serie A del tutto particolare, limitata all’Italia del Nord, ed un campionato giocato sotto le bombe e le incursioni aeree degli Alleati, ma la vittoria dello Spezia fu del tutto regolare. E, seppure dopo molti anni, ha ottenuto anche il marchio dell’ufficialità.
È una storia che Armando Napoletano, giornalista del Secolo XIX e collaboratore di Tuttosport, ha ben raccontato nel suo libro dal titolo quanto mai eloquente: «Un giorno di allarmi aerei».
Siamo nel 1944. Il campionato di calcio, nell’Italia settentrionale, occupata dai nazisti e dalla repubblica sociale, continua. Dopo le varie fasi si arriva alle finali a tre, che si giocano all’Arena di Milano. C’è il Grande Torino, campione in carica, c’è il Venezia, ma c’è anche la squadra dei Vigili del Fuoco della Spezia. Dovrebbe essere, quella spezzina, la cenerentola delle finaliste, invece è quella che vince: 1-1 col Venezia e 2-1 sul Grande Torino. Un’impresa incredibile. Ancora una volta Davide batte Golia. Ma il titolo ai Vigili del Fuoco non viene assegnato. Ancora sino a pochi anni fa, negli almanacchi del calcio la scritta era chiarissima; si diceva che il campionato era stato «sospeso e sostituito dal Campionato di guerra dell’Alta Italia vinto dai Vigili del Fuoco di La Spezia». La vittoria non era messa in dubbio, ma lo scudetto non fu mai assegnato.
Il libro di Armando Napoletano ricostruisce proprio questa vicenda e soprattutto la lunga lotta per far assegnare ai Vigili del Fuoco, ossia all’attuale Spezia, il riconoscimento cui avevano diritto e che, in quegli anni terribili, non fu più assegnato, forse anche perché certificare la sconfitta del Grande Torino ad opera di una formazione praticamente sconosciuta non piaceva a nessuno, né ai politici né ai dirigenti sportivi (che poi erano in parte le stesse persone).
Ci sono voluti 58 anni per ottenere giustizia e per dare allo Spezia ciò che gli spettava. Il 22 gennaio del 2002 finalmente la Federcalcio, presidente Franco Carraro, ha preso la decisione di «assegnare una medaglia d’oro al valore sportivo alla squadra Spezia Vigili del Fuoco, un titolo sportivo onorifico del quale la squadra potrà fregiarsi per sempre anche sulle maglie». Uno scudetto perenne, insomma, di cui fregiarsi.
Una bella vittoria per lo Spezia e per quel comitato, nel quale lo stesso Armando Napoletano e il suo libro hanno avuto un ruolo fondamentale, che, senza arrendersi davanti alle molte porte chiuse, è riuscito alla fine a raggiungere il proprio scopo.
Una bella storia di sport. Una storia da conoscere, tanto più ora che lo Spezia è arrivato (o ritornato) in serie A. E in tutti gli stadi d’Italia potrà esibire la sua maglia decorata con lo scudetto tricolore del 1944.