Valentina è l’atleta più medagliata della storia olimpica dopo Edoardo Mangiarotti; Valentina Vezzali è l’unica schermitrice ed una dei pochi eletti tra gli sportivi ad aver vinto la stessa competizione in tre Olimpiadi consecutive; Valentina Vezzali è stata la più forte fiorettista di tutti i tempi; Valentina Vezzali è stata una dei più grandi atleti della storia dello sport; Valentina Vezzali è semplicemente leggenda. Raccontare Valentina Vezzali è impossibile: troppe vittorie, troppe pagine di sport scritte.
E così vi raccontiamo il suo primo oro olimpico, era il 21 Settembre 2000, era il Sydney Convention and Exhibition Centre. Valentina aveva vinto la prima medaglia d’argento ai mondiali nel 1994, poi nel 1996 ad Atlanta ancora un argento dopo una sconfitta in finale con la rumena Laura Badea. A Seul nel 1999 il primo oro mondiale e nel 2000 ecco Sydney, i cinque cerchi e quella infinita fame di vincere che già si notava nell’atleta jesina. Jesi, patria della scherma, una scuola che ha portato il nome di Jesi in tutto il mondo.
Valentina arriva a quell’appuntamento dopo quattro anni di lavoro intenso, focalizzato a un unico obiettivo: vincere la medaglia d’oro. Valentina è testa di serie n.1, Valentina vuole essere la n.1. La spedizione italiana nel fioretto è ovviamente strepitosa: ci sono Giovanna Trillini e Diana Bianchedi, il solito grande Dream Team che il mondo ci invidia.
Il torneo di Valentina inizia con la coreana Seo Mi-Jeong: è 15-3, una pura formalità per la jesina. Al secondo turno c’è la polacca Sylwia Gruchala che nella sua carriera si prenderà belle soddisfazioni: finisce 15-8. Ai quarti una sfida molto complicata contro la rumena Szabo, altra scuola, quella rumena, che ha scritto pagine importanti di scherma. E’ un incontro equilibrato che finisce in parità: 8-8 e supplementari. E qui serve tutta l’intelligenza tattica, la freddezza e la determinazione a vincere per la stoccata del 9-8: è semifinale, una semifinale dal sapore di rivincita. E’ la rivincita con Laura Badea che ad Atlanta l’aveva sconfitta: ma questa volta non c’è storia, è troppo forte Valentina, è un 15-8 che non ammette discussioni.
Quattro anni dopo è ancora finale. Ci si aspetta la Trillini, invece in semifinale Giovanna è sorpresa dalla rivelazione del giorno, la tedesca Rita Koenig. La Trillini vince la medaglia di bronzo e gli italiani si preparano alla finale. La Vezzali è favorita, ma la Koenig, dopo aver eliminata la Bau, testa di serie n.2 e la Trillini n.3, sogna il terzo scalpo di giornata. Non sarà cosi.
Valentina è in finale è perfetta, è una furia che si schianta contro la tedesca: la finale olimpica di Sydney diventa il primo capolavoro di Valentina, il primo di una lunga serie. Finisce 15-5, senza storia. Valentina era ossessionata dalla vittoria, dopo Sydney forse lo è ancora di più. Vincerà l’oro ad Atene, l’oro a Pechino e un memorabile bronzo a Londra nel giorno in cui il fioretto femminile fa tripletta, altre pagine indimenticabili. Oggi però vogliamo ricordare Sydney, la prima volta olimpica di Valentina Vezzali, perché la prima volta non si scorda mai, anche per una delle regine più vincenti dello sport mondiale. Leggendaria Valentina Vezzali.
Foto di copertina: da Coni.it Foto: Filippo Monteforte