E’ la quinta Olimpiade per lei e dopo soli nove minuti è ancora gol. E’ ancora lei, è ancora Marta Vieira da Silva, per tutti Marta.
Marta è un’autentica leggenda del calcio femminile con una storia infinita di successi a cui però manca quella vittoria con la maglia verdeoro che ne suggelerebbe una carriera eterna.
Marta è nata in un paesino del Nord-Est del Brasile, Dois Riachos, e fin da ragazzina si innamora del calcio: è l’unica del paese che calcia un pallone e lo calcia in modo divino. Non è facile l’infanzia per Marta con il padre che abbandona la famiglia quando lei ha un anno e con le importanti difficoltà economiche della mamma.
Ma la mamma sostiene Marta e la giovane campionessa può iniziare il suo viaggio nel mito del calcio: un viaggio che la porterà ad essere il “Pelè con la gonna”
Con la nazionale farà il suo esordio ai Giochi di Atene 2004 e sarà subito argento dopo una sconfitta negli ultimi minuti dei supplementari, come a Pechino 2008 con altra sconfitta ai supplementari e sempre con gli Stati Uniti e come ai mondiali 2007: una maledizione da secondo posto. Ci sarà la grande occasione a Rio 2016, l’Olimpiade in casa e arriva invece la grande delusione con il quarto posto finale nonostante una Marta sempre protagonista. Tante lacrime brasiliane in quell’Olimpiade di casa.
La storia di Marta continua anche ai mondiali dove in 5 edizioni realizza 17 reti, più di Klose. Ma la vittoria, il primo posto non arriva mai. Si tiene questo record che spesso ricorda nelle interviste. E sono tantissimi i suoi successi anche a livello di club: in Svezia dove si trasferisce a 18 anni con l’Umea vincendo una Champions League nel 2004 contro quel Francoforte in cui giocava tale Prinz e poi negli Stati Uniti.
C’è un record pazzesco che si porta Marta: ha segnato in 5 mondiali consecutivi e con il gol di ieri contro la Cina in 5 Olimpiadi consecutive. Numeri impressionanti.
Marta è stata la miglior calciatrice al mondo di sempre: intelligenza, fantasia, dribbling brasiliano e forza fisica, tutte doti che l’hanno resa la più grande, doti che il mondo le ha riconosciuto con molti premi per la FIFA World Player.
Ma Marta è qualcosa di più di un fenomeno del calcio: Marta porta avanti battaglie sull’uguaglianza di genere nel calcio e forse anche per questo non ha avuto molti sponsor nella sua carriera. Ci sono calciatrici che guadagnano di più e forse valgono meno.
Quella Marta che ha inizio anno ha ufficializzato il suo fidanzamento con Toni Pressley, anch’essa calciatrice degli Orlando Pride, senza paura di esser giudicata, fiera delle sue battaglie, fiera del fenomeno che è.
Sono passati 17 anni dal suo esordio Olimpico e ieri contro la Cina, dopo soli 9 minuti Marta, oggi 35 anni, ha fatto gol. Continuando a riscrivere la storia, continuando a dire al mondo che lei c’è, ed è la piu forte. E non essendoci l’Italia sarebbe bello vederla lì, nel gradino più alto del podio.
Lei è Marta Veira da Silva, semplicemente Marta. La nostra prima storia di Tokyo 2020-