La scherma, una lunga tradizione italiana iniziata nel lontano 1900 con Antonio Conte a Parigi. Una tradizione continuata oggi nella prima giornata di gare dei giochi della XXXII Olimpiade. E’ il Makuhari Messe nella prefettura di Chiba, è la sciabola maschile.
Protagonista è Luigi Samele, foggiano, legato a quella Puglia dei miracoli e residente a Bologna. Gigi, 34 anni, ha già vinto un bronzo nella gara a squadre a Londra 2012.
È una medaglia bellissima quella di Gigi in questa giornata giapponese, bella perchè sofferta con tanti incontri combattuti ed emozionanti.
Samele è numero 11 del tabellone e il suo esordio è con il cinese Xu: va sotto 6-3, poi 10-8, poi 12-11 ma poi le quattro stoccate consecutive portano Gigi al turno successivo. E’ tutto facile negli ottavi contro l’iraniano Rahbari: l’assalto finisce 15-7.
Non è mai bello il derby italiano, ma ai quarti è Samele-Berrè. E Samele vince 15-10 volando in semifinale. La semifinale è il momento del tempo di Gigi Samele: è il momento in cui prendersi la storia più bella. Il coreano Kim vola sul 12-6 ma da quel momento è capolavoro dell’atleta azzurro: sono nove stoccate consecutive, è 15-12, è finale olimpica, è il sogno raggiunto.
In finale c’è uno dei mostri sacri della scherma: è l’ungherese Aron Szilagyi, oro a Londra è oro a Rio. La prestazione dell’ungherese è eccezionale: finisce 15-7 senza rimpianti per il nostro campione.
È medaglia d’argento, è il sogno di una vita. Ed è festa grande per tutta la famiglia di Gigi che segue con trepidazione la gara da Foggia. Quel Gigi che si commuove nella videochiamata con i genitori e con i fratelli: perchè dietro a un grande campione c’è sempre una grande famiglia. Come quella di Gigi Samele.
Gigi, gran tifoso del Foggia e della Juve, Gigi che oggi ha continuato la grande tradizione olimpica della scherma italiana, Gigi che oggi ha coronato il suo sogno, dopo una carriera di sacrifici enormi, GIgi che domani festeggerà il compleanno più bello!
Luigi Samele, prima medaglia olimpica italiana a Tokyo 2020