21 anni fa Pino Maddaloni vinceva l’Olimpiade di Sydney e le sue lacrime fecero innamorare l’Italia e forse spinsero i ragazzini a fare judo.
Oggi 21 anni dopo altre lacrime arrivano dal judo, altre lacrime che ci fanno emozionare.
Sono le lacrime di Maria Centracchio, 26 anni, di Isernia che ottiene uno splendido bronzo nella categoria 63kg. Maria, la prima molisana a partecipare ai giochi Olimpici, d’ora in poi orgoglio di questa regione.
Maria, numero 27 del ranking e ultima qualificata ai Giochi, non parte con i favori del pronostico, ma gara dopo gara costruisce il suo meraviglioso sogno.
L’esordio è nella notte italiana contro la rappresentante del Madagascar Nomenjanahary: un facile ippon porta Maria agli ottavi di finale. Qui l’avversaria è l’ungherese Ozbas che viene dominata con Waza-ari e Ippon.
E’ ai quarti la sfida decisiva, la sfida che separa la normalità dal sogno. E avversaria è la fortissima polacca Ozdoba-Blach: Maria non sbaglia, innervosisce l’avversaria che commette tre shido ed è semifinale.
La semifinale è contro la slovena campione olimpica in carica Trstenjak: altra sfida combattutissima, altra sfida che arriva al Golden Score, ma questa volta la spunta per ippon la slovena. E’ qui che Maria potrebbe mollare, invece è qui che mantiene la calma, la serenità e si prepara mentalmente alla sfida decisiva per il bronzo.
E Maria non sbaglia: contro l’olandese Franssen gestisce l’incontro in modo perfetto, ma non riesce a chiudere. E si va al Golden score con il timore che tutto svanisca chiudendo le porte al sogno. Ma non è così: ci sono i tre shido per l’olandese e il trionfo di Maria. E’ medaglia di bronzo: meraviglioso.
Finisce così la parte sportiva e iniziano quei minuti che commuovono l’Italia: Maria scoppia a piangere, lacrime di gioia infinita. E grida, piange, urla: “non è vero, non ci credo”. Abbraccia l’allenatore, abbraccia lo staff perchè dietro un grande campione c’è sempre un grande staff.
C’è anche Odette Giuffrida tra il pubblico, grande amica nella vita romana di Maria: è un abbraccio forte e sentito, tra amiche, tra medaglie.
E’ la medaglia della costanza, della fatica, dei sacrifici, dell’allenarsi tanto per vincere: quando a fine allenamento al centro Federale inizia la fase di corsa è sempre Maria davanti a tutti, nonostante la stanchezza. E al centro si usa dire “correre come Maria”. E’ una medaglia di quelle che non si dimenticano.
E la dedica è anche al Molise, la sua regione che in queste ore la sta riempiendo di messaggi, perchè in fondo oggi Maria “ha dimostrato che il Molise esiste e mena forte”
Quel Molise dove vive la famiglia di Maria: a loro Maria dedica la medaglia. E’ grazie alla famiglia se Maria ha preso la strada del judo, grazie alla passione del padre, maestro e pioniere del judo in Molise. Che bello vedere una passione così bella trasformarsi in un bronzo olimpico.
27 Luglio 2021, Tokyo, tatami del Budokan: Maria Centracchio vince il bronzo nello judo categoria 63kg, un bronzo che ci riempie di gioia e di lacrime, un bronzo che ci dice perchè l’Olimpiade è la cosa più bella del mondo.
Grazie Maria
Foto di copertina: ANSA / Sky Sport