Da Atlanta 1996 a Tokyo 2021. 25 lunghi anni in cui la spada a squadre al femminile non aveva mai raggiunto il podio olimpico.
25 anni fa c’erano Laura Chiesa, Elisa Uga e Margherita Zalaffi, le eroine di oggi sono Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santuccio. Un bronzo sofferto, intensamente voluto e per questo ancora più bello. La Makuhari Messe di Chiba si è cinta d’azzurro.
Le ragazze azzurre hanno iniziato il loro cammino nella notte italiana contro la Russia (ROC come viene chiamata a questi giochi per i casi di doping): 33-31 per l’Italia in un match combattuto.
Poi in semifinale la fortissima Estonia non ha lasciato scampo alle italiane: il punteggio finale è stato 42-34 per un’Italia che ha sempre rincorso.
E cosi mentre in Italia era ormai mezzogiorno ecco l’appuntamento con la medaglia tanto attesa, quella che da un quarto di secolo manca nella grande storia della scherma. Avversaria la Cina, squadra sempre temibile.
L’inizio è alla pari poi un parziale di 8-0 firmato Fiamingo e Navarria porta l’Italia a un vantaggio di 14-7. Sembra fatta, ma la scherma è sport dove tutto può succedere e le cinesi tornano sotto fino al 22-21. E a 8 secondi dalla fine la gara viene sospesa qualche minuto per l’infortunio della cinese Zhou: il tutto rende ancora più thriller questo finale.
Si riparte e Isola tocca per il 23-21: è il punto della storia, il punto del bronzo 25 anni dopo Atlanta.
La scherma che non ci regala l’oro, la scherma che continua a regalarci meravigliose emozioni. Non è Olimpiade senza la scherma.
Ed è bello come sia una medaglia che abbraccia l’Italia intera: Fiamingo e Santuccio catanesi, Isola milanese e Navarria udinese, da nord a sud unite in un abbraccio di bronzo. Ragazze determinate, ragazze che sanno fare sacrifici per vincere, ragazze forti, ragazze belle.
27 Luglio 2021, Tokyo, spada a squadre femminile. 25 anni dopo l’’Italia vince la medaglia di bronzo.
Rossella, Federica, Mara e Alberta: Grazie ragazze
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