Una gara folle, un finale pazzesco, un momento destinato ad entrare nella storia sportiva italiana. E’ il canottaggio, sport di infinita traduzione azzurra, è l’Olimpiade di Tokyo, è il Sea Forest Waterway, è la finale del doppio pesi leggeri femminile.
L’Italia al femminile non aveva mia vinto una medaglia nel canottaggio, fino alla notte scorsa. Federica Cesarini e Valentina Rodini hanno scritto una favola di sport, di quelle che non si dimenticano. E’ stato il loro momento nel tempo come cantava Whitney Houston nel 1988.
Ci si aspetta una finale equilibrata, ed è cosi. Cinque equipaggi sono in linea nei primi 500 metri, poi è l’Olanda che inizia ad aumentare il passo in modo deciso, forte, potente. Ai 1000 metri c’è ancora equilibrio poi la situazione sembra delinearsi. Si arriva ai 1500 e l’Olanda è in testa con un vantaggio importante su Francia e Italia, distaccata di 1”39.
Ai 250 dal traguardo l’Italia sembra soffrire, mentre l’Olanda sembra volare: lle azzurre sembrano a rischio addirittura terzo posto.
Qui finisce la gara normale ed entra in gioco la magia olimpica, quella che da Atene 1896 regala emozioni e favole. Mentre l’Olanda vola verso l’oro, dietro inizia una volata a tre per le medaglie rimanenti. Ai 100 metri la situazione non cambia con tre squadre in lotta per l’argento.
Poi escono le azzurre che passano terze e poi seconde. Siamo argento, invece no. Perche è venti metri dal traguardo c’è un crollo clamoroso e improvviso dell’Olanda che sembra fermarsi a pochi metri dalla gloria di Olimpia. E l’Italia passa: Federica e Valentina passano, Federica e VAlentina vincono l’oro e coronano il sogno di una vita, quello di quei pochi eletti che trionfano sotto il sacro fuoco.
Due ragazze splendide, due campionesse nello sport, ma anche nella vita. Valentina Rodini viene da Cremona, è il prodiere, è laureata in marketing ed è cresciuta alla Canottieri Bissolati; Federica Cesarini viene da Varese, è il capovoga, è laureata in scienze politiche ed è cresciuta nella Canottieri Gavirate. Ed è bello sapere che Federica si è innamorata delle Olimpiadi vedendo passare la fiaccola olimpica di Torino 2006, una magica ispirazione.
E due amiche vere, anche al di fuori della barca, due amiche che hanno saputo aiutarsi anche nei momenti difficili che facendo sport a volte devi affrontare.
Come dice Valentina, due amiche che nella barca “hanno lo stesso cuore e la stessa testa”. E’ anche questo uno dei segreti per diventare campioni olimpici.
29 Luglio 2021, Tokyo 2020, finale doppio pesi leggeri. E’ il momento più bello della carriera e forse della vita di Valentina Rodini e Federica Cesarini. Oro olimpico, come nelle favole