MARCELL JACOBS: SEI ORO, SEI LEGGENDA PER SEMPRE
La finale olimpica dei 100m, 10 secondi che trascendono lo sport, attimi in cui il mondo si ferma, accende la tv e sogna.
Perchè le medaglie d’oro sono tante, ma quella dei 100m è un brivido di magica follia; perchè fin da piccoli i bambini fanno la cosa più naturale del mondo, ovvero corrono; perchè chi vince diventa semplicemente l’uomo più veloce del mondo.
Leggete l’albo d’oro dei 100m olimpici e capirete perchè questa è una grande storia, una di quelle da raccontare a figli e nipoti, una di quelle da insegnare a scuola: in questo albo d’oro troverete nomi come Thomas Burke, Harold Abrahams, Jessie Owens, Jim Hines, Valerij Borzov, Carl Lewis, Maurice Greene e Usain Bolt. E poi troverete Lamont marcell jacobs
E’ una storia che inizia a El Paso, in Texas, 27 anni fa. E’ la storia di un papà marine americano e di una mamma italiana di Desenzano del Garda. E’ la storia di un bambino che si trasferisce a neppure due anni in Italia per rimanerci per sempre e per scriverci una indimenticabile pagina di sport. E’ la storia di un italiano che ci ha regalato un pomeriggio epico, in cui il sogno diventa realtà e la realtà diventa leggenda. E’ la storia di Marcell Jacobs.
Una carriera abbastanza anonima fino al 2019, poi la storia cambia: i tempi migliorano, la consapevolezza anche, la voglia di vincere pure. E’ così che si possono costruire i sogni che vivono il primo momento a Torun con l’oro europeo nei 60metri.
E poi, poi arriviamo a oggi. C’è Tokyo, c’è l’Olimpiade più sofferta e c’è un sogno. 9”94 in batteria per capire che in fondo tutto è possibile, 9”84 spaventoso in semifinale per capire che quel sogno non è così lontano.
E in tutto questo c’è la calma, la serenità. Marcell sa di esser forte, sa che può essere il più forte. Tokyo è tanto lontana, ma anche tanto vicino: ci sentiamo tutti là, in quello stadio vuoto, in un pomeriggio che sta diventando mitologia sportiva.
Sono le 14:50: è l’ora della finale. Per la prima volta c’è un italiano. Ci sono i magnifici 8: Simbine, Jacobs, Hughes, Kerley, Su, Baker, Adegoke, De Grasse. Mancano i giamaicani, l’era Bolt è finita.
Nel frattempo qualche minuto primo Tamberi ha vinto l’oro nel salto con l’alto: è una giornata epica che nessuno ce la toglierà mai.
Le luci dello stadio emozionano e forse un pò commuovono perchè lo stadio vuoto in una finale olimpica di 100 metri non è bello da vedere, ma quelle luci ci scaldano il cuore e lo scaldano anche agli atleti.
Si parte e Hughes anticipa la partenza. 5 anni di sogni buttati in una falsa partenza. Sale la tensione in tutti, solo Jacobs sembra sereno.
Questa volta il via è valido: saranno i dieci secondi della storia. Jacobs parte bene e ai 30 metri è gia in vantaggio: pochi attimi per capire che il nostro azzurro è in testa. E’ oro, è incredibile.
“Dio mio cos’hai combinato stasera” è la frase con cui Franco Bragagna urla all’Italia la sua emozione. Oro Olimpico nei 100 metri, come nei sogni più meravigliosi del mondo o forse “come non si immagina di sognare” altra frase celebre di BRagagna durante la maratona di Atene.
E’ tutto fantastico, è tutto indimenticabile ma c’è qualcosa che rende questa giornata ancora più leggendaria. Ed è l’abbraccio pochi secondi la fine della finale tra Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi: è l’immagine iconica dello sport, è immagine iconica della storia italiana.
E finalmente anche Marcell si lascia andare, realizza quello che ha fatto, realizza che è l’uomo più veloce del mondo. Era il suo sogno fin da bambino, ora è la realtà più bella della sua vita e la realtà più bella della storia sportiva italiana.
E Marcell nelle interviste ringrazia tutte le persone vicine, la mamma, la compagna, i figli, gli amici. Perchè nei momenti difficili di una carriera, sono poche le persone che ti aiutano a superarli: e sono queste le persone che vanno ringraziate quando sali sul tetto del mondo, lì dove siedono gli Dei di Olimpia.
Sembra impossibile, sembra irreale, ma è tutto vero. Mai avremo pensato di vedere un italiano vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi nei 100m: oggi lo abbiamo visto, ed è stato bellissimo. Ancora non ci crediamo, ma è tutto vero.
E’ Tokyo, è l’Olympic Stadium, è domenica 1 agosto, sono le 14:53. E’ la finale più attesa dal mondo intero, è la finale che decreta l’uomo più veloce del mondo e l’uomo più veloce del mondo ha 26 anni, si chiama Marcell Jacobs ed è Italiano. Come nelle favole, come nei sogni, come nelle leggende.
GRAZIE MARCEL! EMOZIONE PER SEMPRE! LEGGENDA PER SEMPRE