Era ancora notte in Italia, la notte di quello che sarà il giorno più bello della storia sportiva italiana.
E’ l’ultima giornata di finali del nuoto: c’è un pò di tristezza per questo spettacolo che tornerà tra tre anni. E anche in quest’ultima giornata c’è ancora una grande Italia: una spedizione del nuoto senza oro, una spedizione del nuoto comunque fantastica.
E’ l’ultima finale, quella che chiude il programma: è la 4×100 mista, gara spettacolare, gara terra di conquista di Australia e Stati Uniti.
Ed è una gara che non tradisce le attese. Per l’Italia ci sono i magnifici 4 che già in questi giochi giapponesi ci hanno fatto emozionare: Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi.
Mai l’Italia in questa gara aveva raggiunto una medaglia: fino a stamattina. Poi sono arrivati i nostri campioni. Ci sono Stati Uniti, Giappone, Russia, Gran Bretagna, Cina, Australia e Canada.
E c’è l’Italia che parte forte e arriva forte. Il primo è Thomas Ceccon che con 52″52 chiude secondo; poi Micolò Martinenghi a rana mantiene il secondo posto dietro alla Gran Bretagna di un monumentale Peaty. Rimangono le ultime due frazioni: c’è Federico Burdisso che chiude al terzo posto mentre gli Stati Uniti di un pazzesco Dressel passano al comando e infine Alessandro Miressi che porta l’Italia in medaglia. Il tempo finale è 3’29″17: vincono gli Stati Uniti, davanti alla Gran Bretagna.
E’ la terza medaglia azzurra in staffetta dopo la 4x200SL di Atene e la 4x100SL di Tokyo: mai nella mista, quella più affascinante.
E’ la vittoria di un gruppo: di amici prima che compagni di staffetta. Sono ragazzi che lavorano assieme dalle giovanili, che condividono sacrifici, rinunce, fatiche, ma anche divertimento. Sono ragazzi che nuotano assieme in vasca ma che condividono la vita. E questa grande unione si vede ed è uno dei segreti dei successi di questa spedizione.
Il vicentino Ceccon, il varesino Martinenghi, il pavese Burdisso e il torinese Miressi: una linea immaginaria che unisce quattro città e quattro storie. E sono storie con un futuro grande: un futuro che significa i mondiali di Fukuoka del 2022, gli Europei di Roma del 2022 e ovviamente i giochi Olimpici di Parigi 2024 dove questi quattro splendidi ragazzi potranno recitare un ruolo da protagonisti e chissà puntare a quell’oro che non sembra poi così lontano.
E’ il 1 Agosto 2021, è l’Aquatic Centre di Tokyo, è l’alba italiana di una giornata destinata ad entrare nei libri di storia, è l’ultima medaglia del nuoto, è la 4×100 misti: ed è Italia, un’Italia di bronzo con Ceccon, Martinenghi, Burdisso e Miressi.
Grazie ragazzi!