E’ un bronzo che fa la storia: perchè è la medaglia numero 600 della storia olimpica italiana, perchè è la prima nella boxe al femminile che ha iniziato il suo viaggio a Londra nel 2012.
Ed è bello che questa medaglia arrivi da Irma Testa, campana di Torre Annunziata, proveniente da una terra che tanto ha dato al pugilato italiano.
Sarà festa nella città campana al rientro a casa dell’azzurra che è stata seguita con passione e amore dai suoi concittadini.
E’ la Kukugikan Arena, il tempio del Sumo, il teatro del torneo olimpico di pugilato, è la categoria pesi piuma, torneo che Irma aggredisce con l’obiettivo di prendersi quella medaglia che sogna da cinque anni, dall’esperienza infelice di Rio de Janeiro.
Irma inizia il torneo con la russa Vorontsova e lo inizia nel modo migliore: è 4-1 e un meritatissimo passaggio del turno. Al secondo turno c’è l’irlandese Walsh: Irma domina e vince con un 5-0 senza attenuanti. Il sogno medaglia inizia a diventare più concreto.
Il quarto di finale è il momento della verità: è qui che si fa la storia, è qui che si decide se sarà medaglia e quindi storia, o se sarà semplicemente una bella partecipazione dagli ideali decoubertiani. C’è la canadese Veyre ma cè soprattutto Irma Testa che aggredisce fin da subito la rivale, vince 5-0, entra in semifinale e riscrive la storia della boxe italiana.
Ora Irma sogna la finale, sogna l’oro e l’ostacolo è la filippina Petecio. Irma vince il primo round ma poi esce la filippina che vince l’incontro meritatamente. Irma è bronzo, senza rimpianti, è bronzo felice.
Ma per godersi il bronzo deve aspettare qualche giorno perchè c’è ancora l’adrenalina della semifinale. Poi ecco la medaglia che brilla, ecco che tutti i sacrifici sono stati ripagati.
Vincere una medaglia olimpica in uno sport come il pugilato significa sacrifici, rinunce, fatiche. Quelle che ha fatto Irma che per amore dello sport si è trasferita ad Assisi e con coach Emanuele Renzini si è allenata duramente e continuamente per il suo sogno. Un sogno chiamato Tokyo 2020, che è diventato Tokyo 2021 ma che alla fine è diventato realtà.
Ma per un sogno raggiunto ce n’è subito un altro pronto a entrare nella vita sportiva di Irma Testa: si chiama Parigi 2024 e non è così lontano.
Ma intanto lo sport italiano si deve godere questo storico bronzo: è Tokyo 2020, è la Kukugikan Arena, è un meraviglioso bronzo olimpico di Irma Testa, è l’inizio di una nuova storia nella boxe italiana. Il sogno ora è realtà.
GRAZIE IRMA