Vincere nello sport è difficile, ripetersi è difficilissimo. Ripetersi a distanza di 5 anni, in una specialità cambiata sia nel numero delle gare, sia nella durata è da campioni.
E’ Elia Viviani, autentico fuoriclasse del ciclismo italiano, medaglia di bronzo nell’Omnium dopo l’oro di Rio De Janeiro. Per il campione veronese gli ultimi anni non sono stati facile e anche lui ha sofferto la chiusura per pandemia. Ma Elia è un campione, l’Italia ha creduto in lui e gli ha dato l’onore di esser portabandiera nella cerimonia d’apertura: un grande onore, una grande emozione ma anche tante aspettative, tanta attesa per la tua gara.
Ed ecco la gara, ecco il velodromo di Izu (aperto al pubblico perchè in altra prefettura rispetto a Tokyo). Le specialità dell’Omnium sono quattro, due in meno rispetto a Rio con anche variazioni di alcune prove: solo scratch, eliminazione e corsa a punti rimangono invariate.
Si inizia con lo scratch, non la prova preferita da Viviani: e infatti è solo tredicesimo per un podio che sembra da subito troppo lontano. Il britannico Walls va subito al comando e rimarrà fino alla fine. Con la tempo Race Elia recupera due posizioni: è undicesimo, con un distacco però ancora troppo significativo rispetto al podio.
Ma Elia Viviani ci crede, sa che le ultime due gare sono quelle che possono cambiare la storia, come l’hanno cambiata a Rio. La terza prova è l’eliminazione e Viviani la vince alla grande: è la sua gara, non sbaglia nulla, non rischia nulla e si porta a casa il bottino pieno. Come a Rio l’eliminazione rilancia l’azzurro in direzione podio.
Rimane la corsa a punti, quella dove ci si gioca tutto. Il ritardo è importante: Walls ha 114 punti, Van Schip 110, Thomas 106 e Viviani è sesto con 82. Serve guadaganare un giro per sperare.
E Viviani non si fa attendere: si mette subito nelle prime posizioni, controlla la situazione e nel momento giusto sferra l’attacco che lo porta a guadagnare il giro assieme al britannico Walls. A questo punto è bronzo, ma il portabandiera non smette di attaccare e guadagna altri punti. Da impresa impossibile ora Elia è argento, prestazione mostruosa.
Tutto scorre liscio fino all’ultimo giorno quando il neozelandese Stewart dopo un attacco disperato guadagna il giro quando mancano pochi secondi al termine della prova: e Viviani si ritrova terzo. Finisce con Walls oro con 153 punti, Stewart argento con 129 e Viviani bronzo con 129.
C’è un pò di rammarico per quell’argento mancato, ma c’è soprattutto felicità per una medaglia che potevamo aspettare ma che non era per nulla facile da raggiungere. Una medaglia che vale tantissimo perchè dopo due anni difficili salire ancora in quel podio è un traguardo eccezionale. Un traguardo, ma anche una ripartenza, perchè Elia da questo bronzo vuole ripartire per tornare in alto, per tornare a esser il più forte. Magari cominciando già da sabato con la prova nella madison con Consonni in un duetto che ci fa sognare.
Intanto però è giusto festeggiare questo sensazionale bronzo, perchè vincere è difficile, ripetersi è difficilissimo e solo in pochi ce la fanno.
Tokyo, 5 agosto 2021, uno di quei pochi ce l’ha fatta: è Elia Viviani e ha vinto una medaglia di bronzo nell’omnium. Campione infinito.
Grazie Elia