Prima era arrivato l’argento negli 800sl, poi il quarto posto nei 1500sl e c’era già il sapore dell’impresa perchè Greg poco più di due mesi fa aveva contratto la mononucleosi, un virus che debilita per qualche mese.
Ma Greg ha voluto continuare a stupire e così ha deciso di prender parte anche alla 10km in acque libere, una gara massacrante in mare aperto in cui nuoti per quasi due ore consecutive. In molti l’abbiamo ritenuto folle e in molti abbiamo fin da subito applaudito il coraggio di questo campione che il mondo ci invidia: un campione che viene dalla campagna emiliana dove ha conosciuto il forte senso di sacrificio per raggiungere i tuoi obiettivi.
E così nella baia di Odaiba un monumentale Gregorio Paltrinieri vince ancora una medaglia: inattesa e per questo ancora più bella. E’ una gara folle, diversa da quelle a cui siamo soliti assistere. Perchè dopo solo 1km il tedesco Wellbrock allunga davanti al francese Olivier e perchè Greg accusa subito un ritardo di più di 30 secondi. E se pensate in fondo sta qui il capolavoro di Greg: il Greg di Rio de Janeiro o di Budapest si sarebbe messo davanti, avrebbe fatto la selezione e (probabilmente) avrebbe vinto. Il Greg di Tokyo invece non può permettersi questo e quindi controlla, procede al suo ritmo senza rincorrere i fuggitivi.
A Odaiba fa caldissimo, l’acqua è bollente e ciò rende tutto ancora più difficile.
E procedendo con il suo ritmo attorno al sesto chilometro si ricongiunge ai primi: è già un grandissimo Gregorio Paltrinieri. Si arriva così agli ultimi due km con Greg secondo dietro a un incredibile Wellbrock. Intanto risale anche l’ungherese Rasovsky che risorpassa l’italiano. E’ un finale bellissimo.
Alla fine l’oro va a Wellbrock, l’argento a Rasovsky, il bronzo a un monumentale Gregorio Paltrinieri.
Ci si può porre la classica domanda: cosa sarebbe successo se non ci fosse stata la mononucleosi? Ne siamo certi, Greg avrebbe vinto e forse avrebbe fatto una tripletta olimpica destinata ad entrare per sempre nella leggenda. Non è stato questo, ma Parigi non è così lontana e tra tre anni magari saremo qua a raccontarci ciò che poteva essere e non è stato nell’olimpiade giapponese.
Ma di fronte a un fenomeno tutto italiano, non vogliamo lasciarci andare a rimpianti: vogliamo esultare perchè l’argento e il bronzo vinti da Gregorio sono molto più di un miracolo sportivo. E forse anche i libri di medicina dovranno modificare il capitolo che riguarda gli effetti della mononucleosi che ha quanto pare non sono così impattanti se sei un folle supereroe.
E il 5 agosto 2021, sono i giochi Olimpici di Tokyo 2020 e il folle supereroe è un italiano e si chiama Gregorio Paltrinieri. E’ bronzo nella 10 km ma per tutti noi è la più bella follia olimpica di Tokyo 2020. Greg è un campione, è un fenomeno, è un supereroe, ma è anche un esempio che se si vuole, si può. Perchè Greg ha superato momenti brutti, ma non ha mai mollato.
Grazie Greg, sei fantastico