200metri di velocità, di forza, di apnea, di spinta per andar più veloce degli altri. 30 secondi per raggiungere un sogno rincorso 5 anni o 30 secondi perchè quel sogno venga infranto.
Tutto o niente in 30 secondi, metafora di una gara bella e crudele, affascinante ma difficile da gestire. Ed ecco perchè il valore dell’argento vinto da Manfredi Rizza è enorme. Valore enorme anche per il movimento della canoa: perchè arriva 13 anni dopo l’ultimo podio di Pechino con Facchin e Scaduto, perchè non era molto attesa.
Eppure Manfredi lo aveva detto dopo Rio e quel deludente sesto posto: lì in quell’occasione aveva promesso a sè stesso che avrebbe fatto ancora di più per raggiungere il sogno olimpico. E oggi, il campione dal baffo che ricorda Mark Spitz, ce l’ha fatta.
A Tokyo Manfredi è stato perfetto: passaggi sicuri nelle batterie e nella semifinale e finale da assoluto protagonista. Anzi, è rimasto anche spazio per un pò di rimpianti perchè l’oro era solo a 45 millesimi. Una finale di rara intensità emotiva: si parte e si vede il movimento veloce dei remi e i kayak volare nel bacino del Sea Forest Waterway. E come si può immaginare è un arrivo al fotofinish con 4 atleti nel fazzoletto di pochi centesimi: centesimi che vogliono dire vittoria o sconfitta, gloria o anonimato. Ed è gloria. Vince l’ungherese Sandor Totka (tradizione pazzesca quella ungherese nella canoa) in 35”035 davanti al nostro Manfredi Rizza in 35”080 e al britannico Liam Heath in 35”202.
Per Rizza è grande gioia. E forse con la mente tornerà a quel bambino di 9 anni che inizia a fare canoa nel Ticino dalle parti di Pavia nella società Canottieri Ticino Pavia, quel bambino che ancora forse non sognava cosa sarebbe stato una mattina di 21 anni dopo. Ed è bello sapere che Manfredi, oltre a far canoa, ha svolto anche un percorso di studi importante: Manfredi, per gli amici Mampe, è ingegnere meccanico e primo aviere dell’Aeronautica. E’ l’esempio che si può fare sport e studiare, si può sognare l’Olimpiade e sognare un titolo universitario. Ma per far ciò devi essere un campione, un professionista e devi fare sacrifici e rinunce. E così dal fiume Ticino potrai volare a Tokyo ed entrare per sempre nella storia dell’Olimpismo.
Tokyo, Sea Forest Waterway, 5 agosto 2021: è il K1 200m, la gara jet della canoa, è il grande capolavoro di Manfredi Rizza, splendido argento, splendida storia olimpica.