La boxe, sport olimpico di antichissima tradizione, ha regalato una finale con una clamorosa sorpresa.
E’ la categoria dei pesi medi, quella da 69 a 75kg. E’ il Ryokogu Kukugikan, il tempio del sumo di Tokyo. In finale ci arrivano il super favorito ucraino Oleksandr Khyzhniak, numero 1 del ranking e il brasiliano Herbert Sousa, numero 3.
Per Khyzhniak è stato un percorso perfetto, assoluto controllo e assoluto dominio sugli avversari: 5-0 al giapponese Moriwaki, 4-1 al dominicano Cedeno Martinez e 3-2 in semifinale al filippino Marcial. Più sofferto il percorso del brasiliano Sousa: 3-2 al cinese Tuoheta, 3-2 al kazako Amankul e 4-1 al russo Bakshi.
Non c’è dubbio sull’esito della finale: troppo forte, troppo superiore l’ucraino, anche per i bookmakers.
Ma è l’Olimpiade con le sue storie, le sue sorprese, le sue imprevedibili emozioni. E’ mattino in Italia quando si disputa la finale.
Ed è subito una netta superiorità da parte dell’ucraino Khyzhniak: parecchi colpi vanno a segno, il brasiliano è spesso alle corde. L’esito del primo round è unanime: 5-0 per l’Ucraino.
La seconda ripresa segue la prima, anche se i colpi che vanno a segno dell’ucraino sono pochi: Sousa invece è solo sulla difensiva e non dà segnali di poter recuperare ed attaccare il l’ucraino. Per i giudici è ancora verdetto unanime: 5-0 per l’Ucraino. E’ il classico incontro senza storia.
Fino al terzo round.
Anche il terzo round segue la storia della prime due: è una finale noiosa senza storia. Poi a 1’30” dal termine ecco la storia che cambia, ecco il momento nel tempo di Sousa. Il brasiliano evita un colpo e colpisce improvvisamente con un gancio sinistro: è il primo colpo del brasiliano, quello decisivo. Perchè Khyzhniak cade a terra, perchè l’arbitro sospende l’incontro, perchè e KOT per Sousa, evento raro in finale olimpica.
Finisce così, finisce con l’oro olimpico per Sousa al termine di due riprese e mezzo dominate in modo netto da Khyzhniak. Semplicemente pazzesco.
La bellezza dello sport ed anche la crudeltà dello sport.
Bellissime solo alla fine le lacrime di gioia, quasi di incredulità di Sousa per un oro pazzesco. Ed è un oro anche per il popolo brasiliano che tanto ha sofferto durante la pandemia. Per il Brasile è il secondo oro nella storia della boxe dopo Conseco nel 2016, quel Brasile che qualche ora dopo festeggerà anche l’oro nel calcio.
Tokyo 2020, torneo di pugilato pesi medi, è il Ryokogu Kokugikan. Herbert Sousa vince l’oro olimpico, al termine di un incontro che passerà nella storia olimpica della boxe come uno dei più assurdi. Anche questa è storia di Olimpiadi