Da oggi nel mito eterno dell’Olimpismo c’è un nuovo nome. E’ un nome noto anche in Italia, è un nome legato alla pallavolo: è Karch Kiraly.
Il suo impatto sull’Olimpismo è iniziato nel 1984 e oggi sta continuando, in modo diverso, ma in modo sempre più leggendario.
Karch Kiraly è la pallavolo, l’ha vissuta per 40 anni, rendendola più bella, rendendola eterna. La carriera del campione americano è infinita, la carriera olimpica è qualcosa di semplicemente straordinario.
E’ Los Angeles, è il 1984. Sono le Olimpiadi del boicottaggio sovietico e dello sfrenato orgoglio americano. Kiraly gioca con la nazionale statunitense che domina il torneo chiudendo con un 3-0 al Canada in semifinale e con un 3-0 al Brasile in finale.
E’ Seul, è il 1988. E’ l’Olimpiade coreana, non ci sono boicottaggi, finalmente ci sono tutti. Kiraly è assieme a Timmons uno dei perni della nazionale stelle e strisce. E’ una nazionale spettacolare che domina il torneo dall’inizio alla fine. In semifinale viene sconfitto 3-0 il Brasile, poi in finale la sfida stellare all’Unione Sovietica, una sfida che vale molto più di un oro olimpico. E gli USA vincono ancora 3-1 chiudendo un ciclo magico del volley stelle e strisce.
Il mondo cambia, c’è una sola Germania, non ci sono più l’Unione Sovietica e la Jugoslavia. Si va a Barcellona e poi nel 1996 ad Atlanta, l’Olimpiade americana, quella della Coca Cola, ma quella soprattutto di Muhammad Ali. Ci sono nuovi sport tra cui il beach Volley che richiama moltissimo pubblico all’Atlanta Beach. E gli Stati Uniti presentano Karch Kiraly assieme a Kent Steffes. E’ una coppia fantastica: vincono tutti gli incontri e forse è grazie a loro che il beach volleyball diventerà il fenomeno a cui siamo abituati oggi. E’ il terzo oro per la leggenda Kiraly.
E con la storia arriviamo a oggi, 8 agosto 2021, i giochi più sofferti, quelli senza pubblico. Kiraly dal 2012 è allenatore della nazionale statunitense di pallavolo femminile: ha già vinto il mondiale a Milano nel 2014 e un bronzo a Rio nel 2016. Manca l’oro che arriva a Tokyo. Gli USA realizzano un torneo strepitoso chiudendo con un doppio 3-0 a Serbia e Brasile.
E’ la consacrazione definitiva di una leggenda vivente. Ora tra i dei dell’Olimpo ci sta anche lui.
E lui è Charles Frederick Kiraly, per tutti è sua maestà, la leggenda del volley, il mito, l’eterno KARCH KIRALY