Era il 1896 quando ad Atene James Connolly vinse il primo oro della storia dei Giochi Olimpici dell’Era Moderna, nati dalla visione del leggendario barone Pierre Fredy De Coubertin. Ma la storia olimpica non si ferma qua e a Giugno del 1921 a Losanna il CIO decide di organizzare la “Settimana Internazionale degli Sport Invernali”: si disputeranno in Francia, a Chamonix, sulle pendici del Monte Bianco e saranno una sorta di prologo ai giochi Olimpici di Parigi 1924. Il successo fu tale che nel 1925 quella settimana venne rinominata come “Olimpiadi Invernali”. E nasce così la grande storia dei Giochi Olimpici. Pagine di Sport vi racconterà una storia per ogni edizione, come avvicinamento a Pechino 2022.
E con la storia andiamo proprio a Chamonix, a quel 26 Gennaio 1924: è il primo giorno di gare e si disputano alcune finali di pattinaggio di velocità. La prima finale è la 500m maschile. in gara c’è un americano: il suo nome è Charles Jewtraw. Charles arriva da una modesta famiglia dello stato di New York e da sempre vive con il ghiaccio. Si allena nella pista gestita dal papà e nella vita si occupa di commercio di blocchi di ghiaccio da vendere alle famiglie. Ghiaccio che per Charles è passione, e anche vita. E sul ghiaccio Charles è forte: vince i campionati statunitensi nel 1921 e nel 1923 realizza il record mondiale delle 100yd. Per andare a Chamonix serve un sostegno: ed ecco l’aiuto dell’uomo d’affari Jack Mabbit che permette a Charles di avere ottima attrezzatura e di volare in Francia.
Il 26 Gennaio Charles non è tra i favoriti: troppo forti finlandesi e norvegesi nel pattinaggio di velocità. Alla gara partecipano 27 atleti di 13 paesi a dimostrare come gli sport invernali avevano già molto seguito. Si gareggia a gruppi di due e vince il tempo migliore. Jewtraw è in batteria con il canadese Gorman: la partenza dell’americano è velocissima, i primi 100 sono percorsi in 10”50 tra la sorpresa del numeroso pubblico presente che non si aspettava un americano così forte. E invece Jewtraw continua forte e chiude in 44”0. E’ medaglia d’oro: al secondo posto giunge il norvegese Olsen con 44”2, al terzo l’altro norvegese Larsen e il finlandese Thunberg con 44”8. E’ il primo oro della storia dei Giochi Olimpici Invernali ed è un storico anche per altri motivi: è stato l’unico oro non europeo dei Giochi (escludendo la competizione a squadre dell’hockey vinta dal Canada) ed è stata l’unica medaglia statunitense nel pattinaggio di velocità (tutte le altre sono state vinte da Finlandia e Norvegia).
Sono stati solo 44 secondi, è stato un momento nel lungo percorso del tempo, come direbbe Whitney Houston, ma è stato un momento che ha regalato la gloria eterna a un atleta umile e semplice dello stato di New York: un campione per certi aspetti simile a quel James Connolly che vinse il primo oro ad Atene 1896. 44 secondi entrati nella leggenda dello sport, per sempre: quella di Charles Jewtraw, il primo oro olimpico della storia dei giochi Olimpici Invernali