E’ la seconda Olimpiade Invernale: dopo Chamonix, Saint Moritz in Svizzera. Ed è un’Olimpiade che verrà ricordata anche per il grande caldo, non usuale ai giochi invernali.14 e 15 Febbraio sono le date in cui è prevista la finale del pattinaggio di figura femminile allo stadio Olimpico: si inizia il giorno di San Valentino e una delle partecipanti farà innamorare in mondo intero. Il suo nome è Sonja Henie.
Sonja è una ragazza norvegese di 15 anni: è nata ad Oslo, in una famiglia ricca e benestante. Fin da subito viene indirizzata allo sport dal padre, un campione di ciclismo. Sonja eccelle in parecchi sport ma si innamora del pattinaggio di figura: e il padre chiama la ballerina russa Karsavina per renderla perfetta, per renderla una campionessa. Sonja partecipa ai giochi di Chamonix del 1924 all’età di 11 anni: il suo esercizio è buono, ma non viene premiato dai giudici. Sonja arriva ultima, piange e a fine gara dichiara che la sua vendetta sarà ai prossimi giochi Olimpici. Sonja vince i mondiali del 1927 e a Saint Moritz si presenta da favorita.
E ai Giochi Olimpici non c’è storia. Fin dagli obbligatori Sonia con la sua elegante leggiadria entusiasma il pubblico e il rumore delle lame sul ghiaccio emoziona la fredda gente svizzera: cinque giudici su sette danno a Sonja il primo posto. Il vantaggio sulla statunitense Vinson e la canadese Smith è già netto. Il 15 Febbaio è il giorno del programma libero, il capolavoro di Sonja Henie, quello che la lancia nella leggenda sportiva e non solo. Sulle note dello Swan Lake di Tchaikonsky Sonja realizza sequenze di salti che non si erano mai visti prima eseguiti con una velocità impressionante. Sonja Henie è medaglia d’oro con il punteggio di 2452,25 davanti all’austriaca Fritzi Burger con 2248,50 e alla statunitense Beatrix Loghran con 2254,50. Sonja viene incoronata la regina del ghiaccio, Sonja entra nel mito.
E non finisce qui l’Olimpiade per la norvegese perchè alla Cerimonia di chiusura, nel clima suggestivo di una bellissima serata invernale svizzera, Sonja danza il Charleston facendo danzare tutto il pubblico, come le vere regine, come le vere dee del ghiaccio. Sonja Henie continuerà la sua leggenda vincendo l’oro a Lake Placid nel 1932 e a Garmisch Partenkirchen nel 1936, oltre a dieci titoli mondiali e cinque europei: numeri di una regina dello sport. E non sarà solo regina dello sport perchè al termine della carriera sportiva Sonja diventerà una star del cinema e dello spettacolo: ed anche in quest’ambito saprà impressionare ed emozionare, come a Saint Moritz.
Una star leggendaria che ha mosso il primo passo verso il mito a Saint Moritz: era il 14 febbraio 1928, era la seconda edizione dei giochi olimpici invernali, era Sonja Henie, la regina del ghiaccio.