E’ il 1 Maggio 1994 quando alla curva del Tamburello del circuito di Imola finisce la vita terrena di Ayrton Senna. E’ un giorno che non si dimentica, un giorno in cui tutti, appassionati o meno di Formula 1, abbiamo pianto. Perché quel giorno, in quella curva, è morto uno dei più grandi sportivi di sempre, uno dei campioni più amati. E con lui è morta quella Formula 1 che tutti abbiamo amato. Qualche giorno dopo a San Paolo milioni di persone si riversarono in strada, piangendo disperati per la morte di uno dei loro eroi. Ayrton da quel giorno divenne leggenda per sempre.
Oggi, vogliamo ricordare uno dei momenti storici della carriera del campione Brasiliano: è la sua prima vittoria in Formula 1, l’inizio del mito sportivo di Ayrton Senna.
E’ il 21 Aprile 1985, è il Gran Premio del Portogallo, circuito dell’Estoril (uno dei circuiti mitici di quegli anni), è il secondo Gran Premio della Stagione. E’ un weekend piovoso quello portoghese e Senna nella pioggia aveva già dimostrato il suo talento: l’anno precedente con la Toleman a Montecarlo aveva chiuso secondo al termine di una gara sensazionale.
In Portogallo Senna realizza subito il miglior tempo nelle prove del venerdì (si, c’erano le prove del venerdì) davanti all’amico e compagno di squadra Elio De Angelis (che morirà in un altro drammatico incidente). Le prove del sabato confermano il primo posto del brasiliano: il suo tempo è 4 decimi migliore di quello del francese Alain Prost su McLaren. Inizia forse quel giorno una delle rivalità più belle e sentite della storia della Formula 1.
E’ il pomeriggio della domenica quando all’Estoril inizia a piovere e i piloti devono cambiare strategia e gomme. E già nel giro di prova iniziano i problemi per i piloti, primo tra tutti Mansell che va in testacoda. Inizia la gara e Senna non sbaglia nulla: al termine del primo giro ha già oltre due secondi di vantaggio su De Angelis. E’ un Gran Premio combattuto, ma solo per le posizioni dalla seconda in poi. Perché davanti c’è un meraviglioso Ayrton Senna che vola nella pista bagnata dell’Estoril. Neppure i doppiaggi preoccupano il brasiliano, la sua è una poesia sull’asfalto, è il primo messaggio al mondo.
Ayrton vince il Gran Premio. Ma c’è di più: Ayrton doppia tutti, eccetto Michele Alboreto (su Ferrari) che arriva con oltre un minuto di distacco. Terzo è Tambay, quarto De Angelis. Dal quinto in poi, i giri di distacco sono due. Semplicemente pazzesco. Ayrton effettua il giro d’onore con entrambe le braccia al cielo: è il giorno più bello della sua carriera
E Senna sul palco trattiene a stento le lacrime. La sua prima vittoria, la sua prima pagina di un incredibile e indimenticabile libro di sport. La prima recita di una leggenda che non morirà mai. È il 21 Aprile 1985, è l’Estoril. È Ayrton Senna, per sempre
Foto di copertina: da motorionline.com